Migranti, l’integrazione passa dall’arte: a Cagliari il progetto ‘Navigare i confini’

Integrazione e arte viaggiano di pari passo. Lo dimostra ‘Navigare i confini‘: il progetto dell’associazione Carovana che ha vinto ‘MigrArti‘, su 21 ammessi tra 400 presentati da tutta Italia al Mibact che ha indetto un bando dedicato ai fenomeni di migrazione chiamando a raccolta associazioni, enti, festival, impegnati nella produzione di spettacoli dal vivo, cortometraggi e rassegne sul tema dell’integrazione. È iniziato lunedì 18 luglio e andrà avanti sino a domenica 24 luglio un percorso elaborato attraverso laboratori interdisciplinari, che diventano eventi itineranti di danza, musica, scrittura creativa, video, e collegamenti virtuali, con l’uso delle nuove tecnologie e giovani di diverse culture e provenienze: asiatici, africani, italiani. Tutti i progetti coinvolgono migranti, in particolare di seconda generazione, e italiani. Senza dimenticare il territorio. Gli spazi utilizzati non sono convenzionali, ad esempio barche e pescherecci, dal quartiere della Marina di Cagliari, che traghettano il pubblico, gli artisti e i partecipanti fino al quartiere Sant’Elia. L’obiettivo è quello di rafforzare i legami tra i migranti (migranti in attesa di permesso di soggiorno, altri richiedenti asilo politico, ma anche studenti universitari arrivati qui con progetti di scambi) e popolazione locale, ma anche rafforzare i legami con il proprio paese d’origine. “Un percorso dove apriamo le porte per mostrare al pubblico il modo con il quale abbiamo lavorato- ha spiegato Ornella D’Agostino, direttrice artistica del progetto. “Abbiamo iniziato una serie di laboratori nei primi mesi di giugno e ci teniamo a dire che sono le porte aperte di un processo sociale e artistico, è un periodo molto lungo dove i confini che vogliamo disegnare sono quelli tra il passato, il presente, e un futuro che vogliamo costruire”. Il progetto è iniziato nel mese di aprile con diverse attività: danza, musica, scrittura creativa, video, pratiche di cura del corpo e della persona, nuove tecnologie per la realizzazione di collegamenti virtuali con i paesi d’origine e sport. I partecipanti sono poi passati ai laboratori veri e propri con attività tenute da artisti altamente qualificati come l’ex giocatore del Cagliari dello Scudetto Beppe Tommasini, l’ex campione di basket Massimo Antonelli, il videoartista Marc Mercier, i mediatori culturali Celerina De Claro e Mamadou M’Bengue, la cantante tunisina Alia Sellami e il coreografo dal Marocco Said Ait Elmoumen (per citarne alcuni). Insieme imparano ad esempio danzare con i maestri della compagnia Anania di Marrakech o conoscono i segreti della musica con la cantante tunisina Alia Sellami. “Un modo che può permettere che arte e corpo possano cercare spazi di frontiera da occupare”, ha spiegato la direttrice artistica Ornella D’Agostino.

Gli appuntamenti. Dopo la presentazione che si é tenuta lunedì 18 nell’Hostel Marina dei risultati del laboratorio ‘cartoline video’ tenuto da Marc Mercier insieme al videoartista sardo Matteo Fadda e la direttrice artistica D’Agostino in cui i partecipanti hanno creato con la scrittura multimediale e visiva messaggi da inviare a persone care lontane o a interlocutori in generale, oggi, alle 21, l’appuntamento è nel centro sportivo ‘Scuola basket Cep’ con Music BasketBall. Una performance di hip hop con il danzatore di break dance Nippon (Ormus Force è il nome del suo gruppo) e i rapper di ‘Navigare i Confini’. L’evento chiuderà il corso di basket tenuto da Massimo Antonelli, c’è campione della squadra Virtus Bologna, fondatore del metodo ‘Music Basket Ball’, un sistema innovativo che usa la musica per insegnare i fondamentali della pallacanatestro. Dal basket domani, giovedì 21 luglio, si passerà alle 19 nel centro Calcio Sant’Elia per ‘Calcio oltre i confini’, realizzato in collaborazione. In l’Associazione ex calciatori rossoblù. Si tratta di una vera e propria disputa calcistica finalizzata a selezionare i calciatori migranti poi dotati di talento, l’ultimo atto di un progetto sul calcio ispirato da Beppe Tommasini che in questi mesi ha incontrato i giovani migranti appassionati di calcio. E sempre da domani, fino a sabato 23, in alcune residenze private della città è in programma ‘Navigare i confini’: installazioni, flash mob, incursioni urbane, percorsi sensoriali e storie di viaggio a cura dei partecipanti al progetto e degli artisti che hanno fatto un’esperienza di residenza artistica. Si può partecipare inviando una mail a carovana.smi@gmail.com. Venerdì 22 alle 17:30, nel centro d’arte e cultura comunale ‘Il Lazzaretto’ si terrà un momento di riflessione con la tavola rotonda ‘Politiche innovative d’interazione multiculturale per la riqualificazione dei territori. Viaggio consapevole e sensibile ai luoghi dell’incontro’. L’obiettivo dell’incontro, che verrà moderato da Patrizia Manduchi, docente del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Cagliari, è quello di favorire lo scambio di esperienze per uno sviluppo responsabile e sostenibile dei territori. Sabato 23 alle 18, sempre nel ‘Lazzaretto’ di Sant’Elia si terrà una festa ‘Palestina in Sardegna’ organizzata dall’associazione ‘Sardegna-Palestina’ in collaborazione con ‘Carovana Smi’. Dopo la cena (prenotazioni al numero 338378854), la serata si chiuderà con ‘Se fossi una candela nel buio’, uno spettacolo a cura dei ‘Sandal Falastin’, e semole di danza, musica e teatro con la direzione artistica di Fabrizio Lai.

Il sipario calerà domenica 24 con un ciclo di appuntamenti. Si inizierà alle 19 tra il ‘Lazzaretto’ è il resto del quartiere Sant’Elia con il ricordo del patrono di Sant’Elia con ‘Navigare i confini’. Un rito in mare in onore anche dei migranti. L’evento, in collaborazione con i pescatori e l’intera comunità di Sant’Elia, proporrà la processione con le barche e i pescherecci, musica, canti e poemi dal mare a cura degli artisti e partecipanti del progetto. Si proseguirà alle 20:30 con ‘Navigare i confini. Tra Asia e Africa in un’isola che c’è!’, performance, installazioni video, percorsi sensoriali, con i partecipanti ai laboratori. Alle 21:30 la rassegna si chiuderà sulle note della serata danzante ‘InterNation Disco’, con il DJ DYAS Said Ait Elmoumen e interventi musicali e coreografici a cura dei partecipanti e degli artisti del progetto. Faranno da cornice alle iniziative alcune esposizioni allestite nel centro d’arte e cultura comunale ‘Il Lazzaretto’: dal 21 al 23 la mostra a cura dell’associazione ‘Amici Sardegna Palestina’ di artigianato palestinese, abiti e video installazioni che proporranno, tra le altre cose, filmati storici e di repertorio della Palestina prima del 1948. Mentre dal 22 al 24 luglio ci saranno ‘Migrazioni di corpi e d’immagini’, installazioni video d’arte dall’archivio del Festival di ‘Instants Video’ a cura di Marc Mercier, e ‘Dal Ciusa a …Ciusa (Francesco)’, mostra di disegni e dipinti dei corsisti dell’ex CTP 23, scuola media ‘Ciusa’. “Quello proposto è un percorso che valorizza i rapporti sociali più genuini, faccia a faccia, senza inibire l’utilizzo delle nuove tecnologie- precisa la direttrice artistica del progetto- ponendo al centro dell’interesse l’esplorazione della sensorialità, del contatto con la natura, con il paesaggio e con il corpo”.

Monica Magro

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