Meno bagnanti soccorsi, ma più morti: bilancio dell’operazione ‘Mare sicuro’

Oltre 900 chilometri di costa pattugliata da 250 militari, 30 unità navali e due elicotteri, 83 persone soccorse, sei interventi per bagnanti morti in mare o in spiaggia, quasi 12mila controlli effettuati. Sono solo alcuni dei numeri dell’operazione ‘Mare sicuro 2019’ della Guardia Costiera nel sud Sardegna, partita il primo giugno e conclusa il 15 settembre scorso.

“L’andamento complessivo dell’attività svolta appare sostanzialmente positivo – evidenziano dalla Capitaneria di porto di Cagliari – l’assidua presenza lungo il litorale del personale militare ha consentito di rilevare un numero maggiore di illeciti commessi soprattutto a terra (323 nel 2019 contro i 244 dello scorso anno, ndr). Purtroppo, rispetto al 2018, sono incrementati gli eventi tragici che hanno portato al decesso di 6 persone, di cui 2 subacquei, un diportista di nazionalità francese, 2 per presunti malori e una per una presunta caduta accidentale in mare”.

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Diminuiscono i bagnanti soccorsi: 83 nella stagione appena conclusa contro i 175 dello scorso anno. Durante la stagione estiva sono stati rilasciati, alle imbarcazioni che controllate sono risultate in regola con i documenti e con le attrezzature di sicurezza, oltre 485 “bollini blu”.

E arriva anche il bilancio della stagione nel Nord dell’isola. I dati sono della Capitaneria di porto di Olbia. Oltre 27mila controlli, 8mila sanzioni elevate, 6mila metri quadrati di spiaggia liberata dalle occupazioni abusive di sdraio e ombrelloni in oltre 966 chilometri di costa, da Porto Tangone (a sud di Alghero) a Capo Monte Santu (a sud di Orosei). Risultati di una campagna di sicurezza che sono stati illustrati a Olbia dal direttore marittimo, capitano di vascello, Maurizio Trogu.

“Abbiamo prestato particolare attenzione nella verifica dello stato di conservazione delle coste e del demanio marittimo in genere, rilevando occupazioni non autorizzate, come l’installazione di strutture balneari prive di concessione, o l’ampliamento arbitrario degli spazi e delle strutture rispetto appunto alle concessioni”, ha spiegato il capitano.

La Guardia costiera è stata impegnata anche in tante operazioni di soccorso a natanti e bagnanti in difficoltà, come l’intervento con motovedette e aereo Atr42 per domare l’incendio di un peschereccio nel Golfo del Pevero, lo scorso 9 agosto. Intervento con il quale è stata salvata la vita ai cinque membri dell’equipaggio e si è evitato un danno ambientale alle coste di quel tratto di mare. I controlli hanno riguardato anche le aree marine protette e i parchi nazionali a Olbia, La Maddalena e Porto Torres, dove sono stati sanzionati e sventati numerosi comportamenti illeciti a danno dell’ambiente.

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