La città di Olbia vuol far rivivere le spiagge di Mogadiscio e del Lido del sole, i litorali preferiti dagli olbiesi ma sui quali, sin dagli anni ’70, vige il divieto di balneazione per rischio colera. “Come amministrazione abbiamo avviato l’iter per riclassificare le acque delle due spiagge del golfo interno, così da poter avviare la riqualificazione e impostare un percorso naturalistico di cui la città ha bisogno”, ha spiegato in conferenza stampa Benedetto Cristo, presidente della commissione Ambente del comune. Nonostante i più audaci non vi abbiano mai rinunciato, ormai da decenni il litorale di Mogadiscio, che si affaccia sul lungomare della città, e quello delle Saline, a Cala del Faro, sono diventati più discariche a cielo aperto che non aree ambite per la tintarella. Per questo ora il Comune punta ad accelerare l’iter per la riclassificazione delle acque così da restituire la spiaggia e il suo mare a olbiesi e turisti. Nel 1979 la Capitaneria di porto, dopo alcuni casi di febbre tifoide e di epatite virale, legati al consumo di frutti di mare, aveva vietato qualsiasi tipo di attività nelle acque interne alla linea tracciata tra l’isola Gabbia e l’isola del Cavallo, nota come “la linea del colera”.
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