Maestro accusato di abusi su minore: vittima racconta in aula le violenze

Ha ripercorso le tappe del calvario affrontato a 14 anni, ha pianto parlando di quell’uomo molto più grande, di cui lei e i familiari si erano fidati e che invece ne ha approfittato. Nella vicenda giudiziaria che coinvolge un maestro di ballo algherese di 64 anni, oggi è stata la volta dell’incidente probatorio sulla giovane vittima. L’uomo è accusato di atti sessuali con minore, violenza sessuale e minaccia. Un mese fa si è visto notificare l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari disposta dal gip e sollecitata dalla sostituta procuratrice, Maria Paola Asara, che ha coordinato le indagini dei carabinieri di Alghero. I riscontri investigativi avevano confermato quanto denunciato dalla ragazza, sua ex allieva, che appena diventata maggiorenne ha trovato la forza di raccontare tutto ai militari, di quell’adulto che la costringeva a rapporti sessuali, che si appartava con lei, le imponeva di fare sesso e la minacciava di morte per farla stare zitta. La paura di non essere creduta, di essere derisa o di essere uccisa, le ha impedito a lungo di ribellarsi. Ma lo scorso novembre, appena compiuti 18 anni, ha vuotato il sacco. Oggi in aula c’era anche l’accusato. Gli avvocati, la pm e il gip, Antonello Spanu, hanno impedito tra i due qualsiasi contatto, anche visivo. Dopo il racconto della giovane, il gip ha incaricato della perizia la psichiatra Lorenza Bazzoni, che dovrà verificarne l’attendibilità coi periti di parte: Maria Gabriella Angius per la Procura, Alessandra Nivoli per l’avvocato della difesa, Elias Vacca, e Jascha Bruni per l’avvocato della persona offesa, Gavinuccia Arca, che assiste la ragazza su mandato della Rete delle donne di Alghero. Per la consegna della perizia sono previsti 90 giorni. La discussione e la chiusura dell’incidente probatorio nell’udienza fissata per l’8 giugno prossimo.

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