Ha tradotto in sardo l’Iliade e l’Odissea e realizzato il dizionario Sardo-Italiano, ma è solo una parte dell’eredità lasciata da Tonino Mario Rubattu, scomparso l’altro giorno all’età di 81 anni mentre era ricoverato all’ospedale civile di Sassari. Un grande studioso e poeta della lingua sarda. Nato a Lindos, ha vissuto molti anni a Sennori, di cui è stato anche sindaco. “L’Amministrazione comunale e tutta la popolazione di Sennori – si legge nella pagine Facebook del Comune – esprimono un immenso cordoglio per la scomparsa di un uomo che per grandezza, spessore umano e culturale, resterà incolmabile. La sua è stata una vita di esempio, dedicata allo studio e alla comunità. L’ultimo suo lavoro, monumentale , è ‘Sa Faeddada de Sénnaru’, un dizionario della lingua sarda, che rappresenta un’opera unica nel suo genere dal valore storico e culturale inestimabile. Noi tutti gli siamo grati, e in questo momento di dolore siamo vicini ai famigliari del grande poeta e studioso sardo”.
Proprio la sua ultima opera ‘Sa Faeddada de Sénnaru’, realizzata con il contributo della Regione, del Comune di Sennori e della Fondazione di Sardegna, lo ha impegnato per quasi 40 anni. Un compendio in due volumi in cui il lessico di Sennori viene analizzato e messo in correlazione con le altre lingue della Sardegna. Rubattu è stato direttore della rivista di arte, poesia e letteratura sarda S’Ischiglia e ha fatto parte della prima commissione di esperti che la Regione Sardegna ha nominato per unificare la lingua sarda.
(foto dal sito di arte e poesia di Luigi Ladu)