L’Ufficio brevetti europeo ha dato l’ok all’ateneo di Cagliari sui procedimenti per produrre su Marte ossigeno, acqua, fertilizzanti e biomassa edibile. “L’invenzione presenta tutti i requisiti di brevettabilità”: è stata la risposta ricevuta dallo staff del professor Giacomo Cao (nella foto) alla domanda depositata lo scorso 24 luglio.
Il via libera è stato subito riferito anche all’Asi (Agenzia spaziale italiana), al Crs4 di Pula e all’Università di Cagliari, dipartimento ingegneria chimica e dei materiali.
Oltre al professor Cao, hanno collaborato gli specialisti del dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù e Massimo Pisu.
“Abbiamo accolto con viva soddisfazione la comunicazione dell’Ufficio brevetti europeo – ha dichiarato il prof. Cao – anche perché il nostro è un brevetto made in Sardinia. E in ambito internazionale non capita tutti i giorni, specie in un settore complicato e strategico qual è quello delle scienze aerospaziali, di ricevere note positive con ricadute scientifiche, accademiche e imprenditoriali di rilievo mondiale”.