Salgono a tre i fascicoli che la Procura di Lanusei ha deciso di aprire per la devastazione in Ogliastra, andata letteralmente a fuoco durante lo scorso fine settimana. Le tre indagini corrispondono agli altrettanti roghi che tra sabato e domenica hanno mandato in fumo 900 ettari di macchia mediterranea, in prossimità della spiaggia di Orrì a Tortolì, a Foxi Lioni, sempre a Tortolì, e a Cea nel Comune di Bari Sardo (nella foto), dove sono state evacuate circa 6mila persone, da spiagge, camping, resort e abitazioni private.
L’ipotesi di reato è quella di incendio doloso, per il momento contro ignoti. Sul primo incendio, partito dalle colline retrostanti la spiaggia di Orrì, il Corpo Forestale ha già individuato il punto di innesco: il terreno di un incauto agricoltore che stava bruciando delle frasche. Per ora non ci sono iscritti sul registro degli indagati. Nel frattempo stanno andando avanti con le verifiche e alcuni dossier, a cui il Corpo forestale ha lavorato insieme ai carabinieri, sono già sul tavolo del procuratore di Lanusei, Biagio Mazzeo, .
Nei giorni scorso proprio il magistrato aveva annunciato l’apertura di una prima inchiesta. Sottolineando però che l’ipotesi dell’incendio partito accidentalmente, come sembrerebbe sia accaduto a Orrì, non può essere considerata valida anche a Foxi Lioni e a Cea. Per la Procura di Lanusei ci sarebbe un disegno criminoso su cui gli inquirenti stanno lavorando.