Lingua blu, quasi 10.000 capi morti e danni per due milioni di euro

Circa 10.000 i capi di bestiame morti a causa della blu tongue. E ora le aziende sono al tracollo, con danni stimati che superano i due milioni di euro. “La situazione è gravissima, occorre immediatamente un intervento della Regione per ristorare i capi morti nelle decine e decine di aziende che hanno subito i danni. Le aziende sono allo stremo”, ha dichiarato il presidente della Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu, sulla situazione creata nelle 600 aziende circa colpite dalla diffusione del morbo. “La Sardegna rischia di vivere il dramma di un decennio fa, dove in poco tempo la malattia, allora sconosciuta, causò decine di migliaia di capi morti ed abbattuti per il diffondersi del virus. Quest’anno le persistenti temperature elevate anche in autunno hanno fatto sì che in presenza del sierotipo 1 del virus, la blu tongue si diffondesse ancora una volta pesantemente nelle campagne. Il bilancio è drammatico, in pochi mesi i capi morti e abbattuti sono arrivati ad esser 9.000 ma gli accertamenti ancora in corso sembra che portino questo numero a circa 10.000. I danni nelle campagne ammontano ad oltre due milioni di euro. Le aree più colpite sono l’Ogliastra ed il Sulcis, dove era stato garantito già due mesi fa dagli Assessorati competenti un intervento immediato. Considerata la situazione che si è venuta a creare quest’anno riteniamo che nel 2013 ci possa essere una recrudescenza della malattia che se non prevenuta per tempo porterà a danni ancora più gravi”. “Siamo disponibili a collaborare ma chiediamo che la Regione attivi già da adesso una unità di crisi per affrontare i problemi della lingua blu – aggiunge Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna – e visto ciò che sta succedendo anche per la presenza del virus di Schmallenberg che si è ampiamente diffuso nelle campagne sarde causando aborti e morte dei capi”.

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