Una fondazione regionale per custodire un tesoro di 230mila campioni biologici e favorire la ricerca sul patrimonio genetico della popolazione ogliastrina. L’iniziativa, al vaglio della Regione, è stata presentata oggi a Perdasdefogu, nel corso di un incontro pubblico a cui hanno partecipato gli assessori Mario Nieddu (Sanità), Giorgio Todde (Trasporti) e Quirico Sanna (Enti locali) insieme a Flavio Cabizza, presidente dell’associazione ‘Identità ogliastrina’.
“L’Ogliastra – ha detto Todde – è una delle zone blu, e sono cinque in tutto il mondo, ovvero le aree dove la concentrazione dei centenari è di interesse per l’intera comunità scientifica internazionale. Ogni azione rivolta alla ricerca sul patrimonio genetico e alla sua tutela non può che trovare il nostro favore”.
Sullo sviluppo del progetto alcune possibili strade sono state anticipate da Nieddu: “Gli studi sul patrimonio genetico ogliastrino – ha spiegato – rappresentano un’occasione per tutta la Sardegna. Il tema, dato il rilievo internazionale, merita il massimo impegno. Cercheremo il coinvolgimento delle università dell’Isola e degli enti di ricerca. Nel progetto potrebbe, ad esempio, essere impiegate una parte delle risorse pche rientrano nell’accordo sul Mater Olbia e ammontano a 10 milioni di euro l’anno”. Sull’iniziativa l’assessore Sanna ha precisato: “Oggi è una giornata d’orgoglio per un popolo e tutta la Sardegna. Quella a tutela del dna è stata una battaglia lunga e meritoria. La Regione, con l’istituzione della fondazione, vuole lanciare un messaggio forte. Nessuno può appropriarsi di un patrimonio che appartiene ai sardi”.