L’appello dei rettori sardi al futuro premier: “Salvate le nostre università”

I due atenei sardi Università (Cagliari e Sassari) uniti per chiedere ai candidati premier un impegno pubblico per salvare gli atenei italiani. “Non possiamo accettare che diminuiscano le risorse – ha detto il rettore di Sassari, Attilio Mastino – e che venga aumentata la contribuzione”.

L’allarme dei rettori si evince anche da un documento comune che in sei punti riassume i temi caldi degli atenei. Al primo posto c’è la richiesta di far pesare meno sulle tasche delle famiglie il costo degli studi defiscalizzando tasse e contributi universitari. Al secondo l’appello per risolvere i problemi legati a borse di studio, mense e case dello studente. “Molti – ha aggiunto Mastino – potrebbero essere invogliati a lasciare le Università sarde per chiedere asilo al nord. Considerando che con l’ottenimento delle borse di studio compenserebbero le spese di viaggio”.

Giovanni Melis, rettore di Cagliari, ha chiesto di evitare una fuga di cervelli: “I giovani sono un investimento per il nostro Paese. Il pericolo è che poi trovino lavoro fuori dall’Italia in multinazionali magari concorrenti con le nostre”. Al numero 3: migliorare il rapporto tra Università e imprese abbattendo l’Irap sulle borse post lauream e defiscalizzando gli investimenti delle imprese nella ricerca per favorire la competizione nei settori ad alta intensità tecnologica.

Tra le altre richieste anche quella di facilitare l’ingresso dei giovani nella ricerca e sbloccare il turnover. Ed ancora: coniugare autonomia, responsabilità e controllo con un minor dirigismo ministeriale, incrementare i fondi per l’Universita all’1%, ristabilendo il finanziamento statale ai livelli 2009. Insomma, un patto fra studenti e rettori: “Noi – ha detto Gabriele Casu, presidente del Consiglio degli studenti dell’ateneo sassarese – lo avevamo detto quando siamo scesi in piazza contro la riforma Gelmini. Non ci è stato dato molto peso. Per il nord, che ha una disoccupazione giovanile del 60%, la situazione è drammatica con una costante riduzione delle immatricolazioni”.

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