«I ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico hanno dato un’autorizzazione a inquinare». Così Silvio Lai, senatore e segretario sardo del Pd, bolla il via libera a E.On per produrre, negli impianti a olio combustibile, ulteriori 700 ore.
L’ok alla multinazionale tedesca è arrivato ieri e Lai annuncia «iniziative istituzionali e politiche e un’audizione in Parlamento dei ministri competenti». Il leader democratico dice: «In quell’area (cioè a Porto Torres) vivono stabilmente 200mila persone e nel periodo estivo questo numero si quadruplica. E.On e Terna lo sappiano: la scadenza del 31 dicembre 2013 non può essere superata, se non si dà avvio ai nuovi gruppi (a bassa impatto ambientale). E se non vogliono farlo i tedeschi, vendano il progetto, ma non deve più accadere che si giochi con la salute dei cittadini sardi».
L’autorizzazione data dai due ministeri per Lai è «punto di non ritorno, soprattutto se si considera che i tedeschi guadagnano cifre pazzesche: 70-80 milioni di euro all’anno, sui quali peraltro le tasse vengono pagate in Italia con vergognosi sotterfugi».