La vaccinazione degli over 80, è caos: sito Cup non aggiornato, sindaci divisi

È ancora incertezza in Sardegna sulla vaccinazione anti-Covid degli over 80, dai quali partirà la fase due della profilassi anti-Covid, dopo la somministrazione dei Pfizer al personale sanitario. Come noto, ci sono tre modalità per assicurarsi una dose: prenotazione online sul sito del Cup, chiamata al numero del Centro unico e ancora inoltrando la richiesta al proprio medico di base.

Sul sito istituzionale del Cup non esiste a oggi – sono le 19.30 del 18 febbraio – alcuna finestra per fare le prenotazioni. Come noto, nell’Isola la vaccinazione agli over 80 sarebbe dovuta partire il 17, invece è slittata a sabato 20 febbraio. Ma adesso viene fuori che sarà limitata al Medio Campidano e a chi si presente nei punti vaccini da allestire tra due giorni in sei Comuni: Guspini, Sanluri, Serramanna, Lunamatrona, San Gavino e la Casa della salute di Villacidro. Significa che nel resto della Sardegna resta tutto fermo, comprese le prenotazioni. Significa che c’è da registrare un nuovo slittamento, a meno di un’accelerata domani.

I sindaci sono divisi. Alberto Urpi, alla guida del Comune di Sanluri, usa toni trionfalistici. Anche perché Urpi è parte di questa maggioranza (è capo di gabinetto nell’assessore all’Industria, in quota Sardegna 20Venti, il partito col quale era candidato alle Regionali del 2019). “Sono contento – ha detto all’Ansa – che la Regione abbia scelto di iniziare la campagna di vaccinazione in Medio Campidano”, provincia in cui ricade Sanluri e dove è in corso lo screening di massa ‘Sardi e sicuri’. Il cosiddetto Piano Crisanti che non sta andando benissimo, malgrado i quasi sei milioni di euro già spesi dall’Ats per acquistare i tamponi rapidi cinesi (leggi qui).

Di tutt’altro segno la posizione di Maurizio Onnis, sindaco di Villanovaforru e presidente di Corona de logu, l’organizzazione che raccoglie gli amministratori indipendentisti. ‘Pazzia di giornata’ è stato il titolo del post su Facebook pubblicato questa mattina. “L’Ats deve comunicarci (dovevano farlo ieri, ma non è successo) quali ultraottantenni di Villanovaforru sono chiamati al vaccino domenica (accorpati agli over 80 del Medio Campidano). Noi dal Comune dobbiamo telefonare agli anziani, uno per uno, e chiederne la disponibilità. Se dicono di sì, domenica l’ultraottantenne deve venire in palestra da noi e fare il tampone. Poi, in caso di tampone negativo, deve trovare il modo di spostarsi a Segariu (mezz’ora di automobile, tutto curve) per fare il vaccino. Gli ultraottantenni, notoriamente né atletici né autonomi nelle trasferte. Decine di telefonate: ci pensa la polizia locale. E stiamo chiedendo un preventivo per lo scuolabus. Quando si dice fare le cose alla garibaldina”.

In serata Onnis ha pubblicato un aggiornamento: “Ci hanno avvisati che i nostri anziani vanno a Sanluri e non a Segariu. La lista è comunque arrivata solo a mezzogiorno: tremo per i Comuni vicini, che nelle prossime ore dovranno chiamare centinaia di persone. Il modulo di consenso informato: difficile disponibilità dei medici di famiglia, cosicché i “vecchietti” finiranno per compilarselo da soli. E poi la trasferta: a quella stiamo ancora pensando”. Insomma il caos più completo. La Sardegna è fanalino di coda in Italia nella gestione delle dosi per gli over 80. L’Isola è ultima, ancora in altissimo mare.

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