La storia di Internet al festival Éntula: diretta streaming con Gianluca Dettori

La storia di Internet in Italia al centro del nuovo appuntamento della manifestazione Éntula, il festival letterario diffuso della Sardegna, ideato e organizzato dall’associazione Lìberos. Oggi la manifestazione ospiterà il guru dell’economia digitale Gianluca Dettori che, insieme alla coautrice Debora Ferrero, alle ore 19 presenteranno in streaming “L’Italia nella rete. Ascesa, caduta e resurrezione della net economy”. Insieme a loro interverrà il Ceo di Sardex, Marco De Guzzis. L’incontro sarà moderato da Vittorio Pelligra, docente di Politica Economica all’Università di Cagliari.

SEGUI DALLE 19 IN STREAMING L’INCONTRO

Il libro è l’appassionato racconto di un’Italia più volte pioniera dell’informatica ma poi, per poca intraprendenza sprofondata nel purgatorio digitale fino a risalire la china. E, da quel momento, a non fermarsi più. “A voler datare i tre periodi, di ascesa della Net economy si può parlare fra il ’94 e il 2000 – spiegano gli organizzatori – . L’Italia vantava una importante storia nel passato da leader mondiale nell’informatica con Olivetti che si divideva il mercato globale con Ibm. Quello fu purtroppo un grande treno perso. Ma con l’esplosione della Net economy, la Sardegna dov’era?”

“C’è stato un tempo in cui la Sardegna è stata la capitale europea del web e tutto era nato da un investimento pubblico con la creazione del Crs4. È grazie a questo che il secondo giornale al mondo ad andare sul web è stato L’Unione Sarda – spiega Dettori – e considerati i successi di Video On Line, uno dei primi internet Service Provider italiani, e di Tiscali, che a un certo punto si quota e diventa leader europea»”. C’erano tutti i presupposti perché l’Italia potesse trasformarsi nella Silicon Valley europea. E invece, allo scoccare del nuovo millennio, marzo 2000 per la precisione, si spengono i sogni di gloria per una decina d’anni almeno. Nel 2010 tutto ricomincia con il movimento delle startup. Le startup Italiane lo scorso hanno raccolto capitali da investitori privati per quasi 700 milioni di euro. Oggi il settore digitale in Italia conta mezzo milione di addetti tra servizi, contenuti, pubblicità online, commercio elettronico, software e tecnologia.

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“I segnali sono chiari, – commenta Dettori – le startup non sono più un fenomeno avanguardista in Italia ma un dato di fatto. E sarà questo cambiamento culturale, sociale ed economico a determinare la competitività rispetto alle altre nazioni”. L’incontro di oggi sarà anche una occasione di racconto e di confronto con Marco De Guzzis su una delle startup che in Sardegna ha cambiato non solo l’economia ma anche la cultura e la società: Sardex, la cui omonima moneta complementare, nata dall’idea di cinque ragazzi di Serramanna, è approdata oggi in oltre 10 mila imprese di tutta Italia e proprio in questi giorni ha lanciato l’azionariato diffuso. Fra i primi investitori a credere nel progetto, proprio Dettori. “I dati Sardex dimostrano che questa moneta complementare contribuisce allo sviluppo territoriale circa 6 volte più dell’euro, esattamente come negli obiettivi iniziali dei cinque visionari. Sardex è l’esempio di una nuova generazione di startup nata negli ultimi anni in Italia”.

 

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