Nulla di fatto per i lavoratori della Formazione che stamani, in 50, hanno presidiato l’Assessorato al Lavoro per chiedere il loro inserimento nella Lista speciale ad esaurimento, come previsto dalla legge 10 votata a grande maggioranza dal Consiglio regionale a fine aprile. Per questa via, infatti, i lavoratori potrebbero contnuare a prestare l’attività lavorativa presso gli enti pubblici che li stanno attualmente utilizzando. In pratica, una soluzione temporanea fino all’approvazione di una nuova legge quadro che disciplini il settore della Formazione.
“Il Consiglio ha licenziato la legge, i soldi ci sono, ma niente si muove: oggi non ci hanno voluto ricevere – spiega la presidiante Maria Antonietta Pippia. Ma continueremo a cercare rimedio a questa situazione paradossale, anche ricorrendo allo sciopero della fame”. Dal 30 giugno, infatti, i circa 90 lavoratori coinvolti nella vertenza non usufruiranno più degli ammortizzatori sociali, che non potranno essere più prorogati, rischiando in molti casi il licenziamento.
“Giovedì scorso, il direttore generale dell’Assessorato al Lavoro Antonello Mascia e il Capo di Gabinetto Roberto Serra avevano garantito che ci sarebbe stato un incontro per questa settimana, ma le promesse non sono state mantenute. E’ stato, invece, fissato un incontro per il 24 con le organizzazioni sindacali e questo ci stupisce, anche perché sinora Cgil, Cisl e Uil non hanno mai accettato di incontrarci”, continua Maria Antonietta Pippia.
Per domani è previsto un nuovo sit-in di protesta.
Piero Loi