Può tornare a navigare la Alan Kurdi, la nave della ong tedesca Sea Eye ferma dal 9 ottobre dello scorso anno nel porto di Olbia, dove era arrivata con 125 migranti a bordo e dove era stata sequestrata dalla Guardia costiera per presunte irregolarità legate alla sicurezza.
Lo ha deciso il Tar della Sardegna accogliendo il il ricorso presentato dalla Sea-Eye, secondo quanto reso noto dalla stessa organizzazione. “Il giudice ha stabilito che la nave non deve più essere trattenuta – afferma Sea Eye – poiché Sea-Eye può subire gravi danni finanziari e possono verificarsi ulteriori danni se la nave non viene trasferita in Spagna per i lavori di ispezione e manutenzione biennali programmati”.
La Alan Kurdi potrà dunque lasciare il porto di Olbia e raggiungere la Spagna, mentre la discussione sulla legittimità del sequestro è stata fissata per il 3 novembre. La Alan Kurdi era arrivata in Sardegna a settembre dello scorso anno. Era diretta a Marsiglia con a bordo 125 migranti, ma le condizioni meteo avevano impedito alla nave di proseguire il viaggio. Il 9 ottobre era stata ispezionata dalla Guardia costiera di Olbia che aveva riscontrato problemi relativi alla sicurezza della navigazione identici quelli che poco tempo prima erano emersi in una analoga ispezione nel porto di Palermo, da qui il sequestro e il ricorso contro il provvedimento presentato dalla Sea-Eye al Tar.