La lettera di Luigi Chiatti: “Non sono più il mostro di Foligno, chiedo scusa”

“Oggi, sono una persona molto diversa, che non si riconosce in quella descritta dai mass-media che proiettano sempre la stessa immagine cristalizzata di me, non avendo avuto contatti diretti con me, anche per una mia scelta” in segno di “rispetto per tutti”. È un passaggio della lettera spedita a L’Unione Sarda da Luigi Chiatti (nella foto), colui che si definì il ‘mostro di Foligno’, dopo avere ucciso tra il 1992 e il 1993 nella città umbra, un bambino di quattro anni, Simone Allegretti, e un altro di tredici, Lorenzo Paolucci.

Cbhiatti scrive dalla Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) di Capoterra, in Sardegna, dove
rimarrà almeno fino all’estate del 2020 per decisione del tribunale di sorveglianza di Cagliari che, agli inizi di
ottobre, lo ha ritenuto ancora “socialmente pericoloso”. Chiatti sostiene di essere oggi una persone “che vuole tanto dare agli altri, trasmettere se stessa e dare un senso a tutto ciò che è avvenuto e che non doveva avvenire”. Poi prosegue: “Se potessi tornare indietro non rifarei mai quello che ho fatto, perché ciò che ho fatto è distruzione della vita e disprezzo del creato. Scusatemi”. Quindi si rivolge direttamente ai familiari di Simone Allegretti e Lorenzo Paolucci, spiegando di provare “una forte sensazione di immenso dolore personale” tanto da interrogarsi, in questi anni, “se fosse giusto o no concedermi la possibilità di rinascere a vita nuova e, quindi, rientrare tra la gente in società”.

È scritto ancora nella lettera: “Mi dispiace, vi chiedo umilmente scusa con il cuore in mano. Non vi chiedo di perdonarmi, so che è difficilissimo, ma per lo meno di concedermi di dare un senso al sacrificio delle due vittime. Io credo, anzi, sono oggi convinto che anche da un evento così tragico si possa trarre qualcosa di positivo,
dal male più profondo può emergere la luce, attraverso un processo di trasformazione e rinascita interiore della persona – conclude – ed è quello che è accaduto in questi anni”.

È intervenuto anche l’avvocato Guido Bacino, difensore del geometra di Fologno. “Prendo atto che c’è un cambiamento nell’atteggiamento di Luigi Chiatti. Se e quanto questo sia sincero, io non lo posso sapere e dire”. Il legale si è mostrato “sorpreso” dell’iniziativa del suo assistito. La lettera – ha detto all’Ansa – è stata inviata a L’Unione Sarda a mia totale insaputa. Non posso che registrarla”.

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