Ittireddu, pregiudicato di Mores in carcere per l’omicidio Ara del 2016

Nelle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Sassari e della Compagnia di Ozieri in collaborazione con il personale del decimo Nucleo Elicotteri di Olbia, dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sardegna” e dei Nuclei Cinofili di Abbasanta e Cagliari, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Sassari, su richiesta di quella Procura che ha coordinato le indagini, nei confronti di Vincenzo Unali, pregiudicato 59enne di Mores (SS), fortemente indiziato dell’omicidio di Alessio Ara, commesso ad Ittireddu (SS) il 15 dicembre 2016.

Quella sera, poco dopo le 19, il 35enne Alessio Ara venne ucciso davanti alla sua abitazione con due colpi di arma da fuoco esplosi a breve distanza; i testimoni raccontarono di un individuo a volto coperto che si diede subito alla fuga per le vie del centro. L’immediato intervento dei Carabinieri di Ozieri e del Nucleo Investigativo di Sassari ha da subito consentito di cristallizzare la situazione indirizzando le indagini verso il responsabile del delitto. Il sopralluogo sulla scena del crimine ha consentito di accertare che la vittima era stata uccisa da due colpi di fucile, di cui uno mortale al petto, e di repertare numerosi oggetti utili alle investigazioni tra cui un indumento rinvenuto poco distante dal luogo dell’omicidio.

Le indagini, condotte ininterrottamente in questi mesi dal Nucleo Investigativo di Sassari e dall’Arma di Ozieri con il coordinamento del Sostituto Procuratore della Repubblica di Sassari Carlo Scalas, si sono sviluppate attraverso l’analisi di tabulati telefonici, esame delle immagini di videosorveglianza, osservazioni, pedinamenti ed acquisizione di testimonianze.

Gli approfondimenti scientifici condotti dai RIS di Cagliari e Roma hanno consentito poi di stabilire che l’indumento rinvenuto era strettamente connesso con il sospettato e il delitto, attestando la presenza sul tessuto sia del profilo genetico di Vincenzo Unali, sia di residui di polvere da sparo. L’attività d’indagine ha consentito, inoltre, di accertare che l’omicidio è stato premeditato: il movente potrebbe essere ricondotto a dissidi personali tra l’indagato e la vittima. L’arrestato si trova ora nella casa circondariale di Sassari – Bancali.

 

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