Is Arenas, è l’ora dello sgombero. Ipotesi Sant’Elia più concreta

Curva Sud di Is Arenas senza seggiolini da ieri e da questa mattina è cominciata la stessa operazione in Curva Nord: per il Cagliari calcio l’ipotesi Sant’Elia si fa ogni giorno sempre più concreta. A sorpresa potrebbe essere proprio il ‘vecchio’ stadio ad ospitare le prime partite casalinghe dei rossoblù del campionato 2013/14 evitando in extremis l’esilio a Trieste. Ma naturalmente sarà necessario far partire la solita corsa contro il tempo, una delle tante che hanno caratterizzato la storia del Cagliari da oltre un anno a questa parte.

Lo stadio indicato due giorni fa dalla società alla Lega è il Nereo Rocco di Trieste potrebbe accogliere il Cagliari in Coppa Italia, come era accaduto nella scorsa stagione, poi – lavori al Sant’Elia permettendo – il club rossoblù dovrebbe chiedere il cambio alla Lega per tornare in Sardegna. Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ieri è stato molto chiaro: c’è un tavolo tecnico aperto con il club di Cellino e ci sono pure i soldi, 500mila euro, per le manutenzioni. Una cifra che dovrebbe bastare a rimettere in sesto il Sant’Elia. Non per un impianto nuovo di zecca, ha precisato il sindaco, ma per gli interventi che servono ad avere le carte in regola per ospitare le partite di serie A. Il settore di partenza sarà quello attualmente disponibile, con qualche ritocco: la Tribuna centrale. Ma sempre Zedda ha parlato della possibilità che il Sant’Elia possa aprire le porte agli spettatori anche negli altri settori.

Per Is Arenas di Quartu Sant’Elena in teoria il percorso per l’agibilità ormai sembra in discesa: bisognerebbe iniziare e terminare i lavori indicati nel progetto che ha ottenuto la conformità (alle normative vigenti) da parte della commissione provinciale di vigilanza. Il problema è rappresentato, però, dall’ultimo capitolo dell’inchiesta sulla trasformazione dell’impianto, con le relazioni dei periti depositate nei giorni scorsi in Procura che bollano come abusivo lo stadio di Quartu.

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