Per contrastare l’invasione delle cornacchie che hanno devastato alcune colture della Sardegna, in particolare dell’Oristanese, si va verso una modifica della legge regionale del 1995 che regolamenta l’esercizio della caccia a questa specie.
Dopo che la Corte Costituzionale ha indicato nei soli proprietari o conduttori dei fondi depredati dai volatili, i soggetti autorizzati all’abbattimento controllato, la commissione Agricoltura del Consiglio regionale ha dato oggi il via libera ad una proposta di legge nella quale si ipotizza una delega a terzi per l’abbattimento. La proposta, presentata dai consiglieri regionali Emanuele Cera (Fi), Piero Maieli, Stefano Schirru, Fabio Usai e Gianfranco Mariano Lancioni (PSd’Az) e da Silvio Piras (Ppi), Sara Canu (Lega), Francesco Mula (Rs) e Giovanni Satta (Uds) arriverà ora in Aula per l’approvazione definitiva.
“La possibilità di delegare terzi – afferma Cera – non incide sui principi richiamati dalla Corte costituzionale, essendo i soggetti autorizzati agli abbattimenti delegati dei titolari, pur ampliandone il numero. Ciò consente di superare le criticità emerse in punto di attuazione dei piani e di rendere gli stessi rispondenti agli scopi. Rispetto alla normativa di riferimento – prosegue – la legge è inoltre più restrittiva, poiché subordina la partecipazione agli abbattimenti, anche dei proprietari o conduttori dei fondi sui quali i piani si attuano, al superamento di un esame abilitativo, conformandosi alle esigenze dì tutela della fauna espresse dalle sentenze della Corte costituzionale”.
La proposta prevede, inoltre, che tutti i soggetti che svolgeranno l’abbattimento, oltre ad essere muniti della licenza di porto di fucile per uso caccia e dell’autorizzazione per l’esercizio venatorio, devono aver partecipato a corsi di formazione specifici e aver superato i relativi esami.