Indagini sulla donna uccisa ad Alghero. Ris al lavoro, lente sull’auto di Farci

Si aspettano i risultati della complessa autopsia e dei rilievi che i carabinieri del Ris hanno svolto nell’appartamento e nella pizzeria di Massimiliano Farci, il 53enne di Assemini accusato di aver ucciso la compagna, Speranza Ponti, e di averne occultato il cadavere, ritrovato alla periferia di Alghero su indicazione dello stesso Farci. Era lì dal 6 dicembre, e secondo il suo racconto, la donna 50enne originaria di Uri si sarebbe suicidata. Lui avrebbe portato il corpo sul colle di Carrabuffas solo perché quello era un posto che lei amava.

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Una versione a cui gli inquirenti non hanno creduto: Farci, già condannato all’ergastolo per un omicidio del 1999, è rinchiuso nel carcere di Bancali e gli investigatori sono alla ricerca di un probabile complice, qualcuno che possa averlo aiutato a trasportare il cadavere della donna dal loro appartamento al terzo piano di un condominio di via Vittorio Emanuele, fino a Carabuffas. Ieri i Ris hanno fatto un nuovo sopralluogo nella pizzeria al centro di Alghero gestita da Farci, dove lavorava anche Speranza Ponti.

Il locale è stato passato al setaccio e già oggi l’attenzione degli specialisti dell’Arma potrebbe concentrarsi sull’auto in possesso di Farci, di proprietà della madre. Dall’analisi gli inquirenti sperano di trovare tracce che provino il trasporto del corpo della donna. Prove che inchioderebbero il compagno. Per i risultati dell’autopsia serve ancora tempo. Il medico legale, Salvatore Lorenzoni, ha chiesto qualche giorno in più per approfondire gli accertamenti. Accertamenti che prolungano anche l’attesa della famiglia che aspetta di riavere il corpo di Speranza per poter celebrare i funerali, per i quali due comunità, quella di Alghero e quella di Uri, hanno già proclamato una giornata di lutto.

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