Sono ritenuti i responsabili di una lunga scia di attentati incendiari contro auto parcheggiate per strada ma stamattina, quando gli agenti della squadra Mobile della Questura di Sassari sono andati a perquisire i loro appartamenti, hanno trovato armi e droga.
Due sassaresi di 45 e 41 anni sono finiti così in manette e si trovano ora agli arresti domiciliari nell’attesa dell’udienza di convalida. Le indagini della Mobile erano iniziate nel gennaio dello scorso anno in seguito a diversi episodi di auto bruciate.
Gli accertamenti hanno portato a identificare i due indagati, che agivano per commissione o per regolare i conti con dei rivali. Stamattina durante la perquisizione in casa, in una è stata trovata una pistola a salve modificata e perfettamente funzionante, dotata anche di silenziatore, e corredata di munizioni.
Quando gli agenti hanno suonato nell’abitazione del secondo indagato, lui non ha aperto la porta per guadagnare tempo e liberarsi di quattro involucri con 81 grammi di marijuana e due bilancini, che ha gettato dalla finestra, senza rendersi conto che sotto c’erano altri agenti. I poliziotti hanno fatto irruzione nell’appartamento e hanno trovato altri 13 grammi di cocaina e 18 di hashish nascosti all’interno di una cassaforte. Sono stati trovati e sequestrati anche materiale per il confezionamento delle dosi e 1.190 euro in contanti.