Inchiesta sul crac Policlinico di Quartu, Procura chiede fallimento della società di Scanu

La Procura di Cagliari ha chiesto il fallimento della società Casa di Cura Privata polispecialistica Sant’Elena Srl e della Sant’Elena Srl, riconducibili al presidente regionale di Confindustria, Alberto Scanu. La decisione del pubblico ministero Giangiacomo Pilia è legata all’indebitamento delle due società: la prima di alcune decine di milioni di euro, la seconda con debiti più contenuti. La Banca d’Italia – segnala la Procura ai giudici – avrebbe ravvisato per il Gruppo Scanu anomalie sulle gestioni commerciali col Banco di Sardegna, oltre un pesante stato di insolvenza irreversibile.

Il provvedimento rientra nell’inchiesta sul crac del Policlinico Città di Quartu che vede indagati il manager sanitario Antonio Macciotta, l’ex presidente del Bologna calcio, Sergio Porcedda, e altri imprenditori del settore sanitario.

Fiducia nelle decisioni del Tribunale, ma dura replica alla decisione del pubblico ministero Giangiacomo Pilia di chiedere il fallimento della società Casa di Cura Privata polispecialistica Sant’Elena Srl e della Sant’Elena Srl, entrambe riconducibili al presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu. “Le società – si legge in una nota della Casa di cura di Quartu – hanno depositato esaustive difese: non solo non si trovano in stato di insolvenza, ma questo non emerge neppure dagli atti indicati dal pm”. Secondo la società, si tratta di una “iniziativa inammissibile e strumentale”. Lo scopo di una simile richiesta, continua la nota di replica, “appare quindi incomprensibile e non supportato da alcun serio elemento che la giustifichi”

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