Inchiesta su prestiti e usura a Sassari: non testimonierà la presunta vittima

Ritratta e annuncia che non si costituirà parte civile nell’eventuale processo, la presunta vittima di un giro di usura che ha portato ad indagare tre fratelli, due uomini e una donna, esponenti di una famiglia nota negli ambienti criminali di Sassari. I tre sono sono accusati di usura pluriaggravata in concorso. Ma la presunta vittima – assistita dall’avvocato Claudio Mastandrea – sostiene che non ci sia alcuno screzio in atto e che tutto sia risolto. Il tutto era cominciato nel 2018, schiacciato dal peso dei debiti accumulati con dei conoscenti che gli avevano prestato del denaro sporse denuncia. Poi i rapporti pregressi coi tre gli avevano permesso di chiarire tutto e risolvere ogni cosa, tanto da decidere di lasciar perdere e di ritenere che penalmente la vicenda fosse chiusa.

Ma la sua segnalazione mise in moto l‘indagine che ha fatto finire nel mirino della Procura di Sassari i fratelli A. P., 59 anni, e N. S. P., 52 anni, e la loro sorella C. P., 43 anni, difesi dall’avvocato Paolo Spano. Per l’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Angelo Beccu, i tre prestavano denaro e lo richiedevano a tassi usurai che sarebbero arrivati anche al 240 per cento all’anno.

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