Inchiesta per falso in atti giudiziari: chiesta l’archiviazione per Fiordalisi

Sarà il gip del tribunale di Tempio, il 17 dicembre prossimo, a decidere se accogliere o meno la richiesta di archiviazione del procedimento penale aperto per falso in atti giudiziari contro l’ex capo della procura gallurese, Domenico Fiordalisi. Sulla vicenda penale si è mossa anche le procura generale isolana che ha chiesto gli atti processuali per valutare se esistano i presupposti per una potenziale avocazione del procedimento alla magistratura superiore. Il caso era nato dopo che Domenico Fiordalisi aveva lasciato l’incarico di procuratore della Repubblica di Tempio andando alla corte di Cassazione di Roma. Il procuratore facente funzioni che aveva rilevato l’ufficio, il sostituto procuratore Gianluigi Dettori, ebbe modo di rilevare, alla fine del 2017, che vi era un armadio blindato con un migliaio di fascicoli processuali non individuabili nei registri dell’ufficio inquirente, da qui una segnalazione alla procura della Repubblica di Roma dando atto dell’anomalia sfociata nell’inchiesta penale a carico dell’ex capo della Procura. La conclusione dell’indagine venne firmata dal sostituto procuratore della Repubblica, Andrea Garau, reggente pro tempore della procura gallurese.

Al magistrato è stata contestata la modifica di diversi fascicoli penali con l’aggiunta di postille, scritte a penna, provvedimenti postumi adottati in epoca successiva al suo trasferimento a Roma. Il Csm chiese conto a Domenico Fiordalisi della mancata iscrizione a registro generale di circa un migliaio di fascicoli processuali, ed il magistrato si era difeso sostenendo di aver dovuto operare in una procura gravata da gravi carenze di personale. Proprio per approntare la linea difensiva l’ex capo della procura chiese di poter visionare i fascicoli, aggiungendo, stando alle accuse, le postille. Stando alle memorie difensive depositate dal difensore del magistrato, l’avvocato Anton Emilio Krogh, il magistrato era stato costretto ad agire in tal modo per la grave carenza negli organici dell’ufficio da lui diretto,  argomentazioni presentate al gip del Tribunale di Roma, al quale era stata chiesta una prima archiviazione del caso. Il giudice delle indagini preliminari della Capitale si era però dichiarato incompetente in quanto Domenico Fiordalisi non era più un magistrato in servizio al Tribunale di Tempio, quindi decise di inviare gli atti, per la competenza territoriale, alla procura gallurese. Nei giorni scorsi il capo della procura Gregorio Capasso ha formulato una nuova istanza di archiviazione che verrà discussa il 17 dicembre prossimo davanti al gip del tribunale gallurese. In attesa che si pronunci anche la procura generale, che potrebbe avocare a se il fascicolo processuale.

G.P.C.

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