È ancora tutto da verificare ma si ipotizza pesante il bilancio dell’incendio che stanotte ha minacciato da vicino la borgata agricola di Sant’Anna a Marrubiu nell’oristanese. Le famiglie sfollate, complessivamente un centinaio di persone, sono tornate tutte nelle loro abitazioni prima delle 9 dopo aver trascorso la notte nella palestra comunale di Marrubiu. Ma due aziende agrozootecniche sono state distrutte. Le fiamme, partite prima della mezzanotte da un focolaio in zona Is Bangius hanno raggiunto la borgata minacciando le case. A quel punto, mentre l’unità di emergenza coordinata dal sindaco del paese, Andrea Santucciu, provvedeva all’evacuazione delle famiglie in pericolo, è intervenuta a dare man forte a Vigili del fuoco, Forestale e Protezione Civile anche una task force di numerosi trattori con autobotte utilizzati nei campi e arrivati da Arborea. “Ci hanno salvato loro” ha raccontato questa mattina un giovane di Sant’Anna spiegando che sono stati proprio i cannoni d’acqua degli allevatori di Arborea a evitare che il fuoco raggiungesse la borgata. Nel frattempo era scattata anche la chiusura al traffico della Statale 131, con le auto dirottate su percorsi alternativi. La normalità è tornata solo alle 7:30, mentre scattava però il blocco della circolazione ferroviaria per consentire ai tecnici delle Ferrovie di controllare l’agibilità della linea. Nella conta dei danni ci sono comunque due aziende distrutte. Una è la Sarda Perforazioni, operativa da qualche anno proprio vicino alla stazione ferroviaria dismessa di Sant’Anna. Il fuoco ha bruciato auto e macchinari e distrutto il prefabbricato che ospitava gli uffici e le attrezzature. Per la famiglia del titolare sono state ore di paura: “Sono scappata con i miei tre figli sul cavalcavia senza poter far nulla per difendere la nostra azienda”, ha raccontato la moglie del titolare davanti alle rovine di quella che era un’azienda florida che lavorava in tutta l’isola. A poche centinaia di metri il fuoco ha invece distrutto il fienile di una azienda zootecnica per un danno di almeno 20 mila euro oltre la struttura.