Sono attualmente 419 i profughi ospitati in Sardegna. Il dato è emerso oggi nel corso del Tavolo di coordinamento regionale su accoglienza e immigrazione in Prefettura a Cagliari. Ma il numero dei profughi è destinato a raggiungere quota 944, secondo quanto previsto dal piano approvato di recente dalla Conferenza Stato-Regioni. La quota maggiore spetterà a Cagliari (450), seguita da Sassari (279), Nuoro (124) e infine Oristano (91).
Per dare risposte ai nuovi arrivi dalla Libia e dagli altri paesi del nord Africa direttamente o via Lampedusa, nell’Isola si sta lavorando all’apertura di un nuovo centro di prima accoglienza (Cpa) che non sia più quello all’interno dell’aeroporto di Elmas: tra le proposte esaminate questa mattina in Prefettura c’è l’ipotesi del carcere minorile di Quartucciu. Al tavolo tecnico c’era anche la Regione: assicurata da parte dell’amministrazione di viale Trento che non solo ha assicurato piena collaborazione alle nuove politiche di accoglienza stabilite dalla Conferenza Stato-Regioni, ma anche confermato la prossima chiusura del Cpa di Elmas.
Tuttavia, non è tramontata nemmeno l’ipotesi della scuola di formazione della Polizia penitenziaria di Monastir. Una possibilità che però deve fare già i conti con i no dei residenti della zona. Un problema, quello dell’opposizione degli abitanti, che non si pone Quartucciu. Per quanto riguarda poi i centri di seconda accoglienza, quelli territoriali, l’ostacolo da superare riguarda i fondi. Che non ci sono. La Prefettura è stata invitata anche a fare da intermediaria per lanciare un sos a Roma. Un ulteriore complicazione: i finanziamenti, è stato sottolineato, dovrebbero stare fuori dal Patto di stabilità. Perché altrimenti si correrebbe il rischio di averli a disposizione e di non poterli utilizzare.