“Il sardo è la lingua meno sexy d’Italia”: lo dice un sondaggio di Speed Date

Il sardo sarebbe una lingua rozza e poco nobile? È uno dei luoghi comuni che i vecchi e nuovi difensori della bandiera linguistica isolana cercano di sfatare: il sardo è una lingua normale, viva, con un vocabolario ricco e versatile come tutte le lingue, con parole colte e parole più volgari a seconda del contesto e di chi lo parla.

Difficile però scrollarsi di dosso l’etichetta di “dialetto” agli occhi dei continentali, figuriamoci quella di lingua rozza e popolare. Di sicuro molti italiani non troverebbero un approccio in sardo particolarmente invitante, soprattutto in campo amoroso: ce lo dice un sondaggio lanciato dall’agenzia per cuori solitari Speed Date che ha analizzato i dialetti più e meno sexy di tutta Italia.

Duemila intervistati e la stessa domanda per tutti: qual è il dialetto italiano più sexy? Quasi scontata la risposta: chi parla il toscano ha più garanzie di successo, con 18 italiani su cento che lo preferiscono a tutti gli altri. Seguono il romagnolo, probabilmente legato anche all’intramontabile mito delle vacanze tra Rimini e Riccione, il romano e il napoletano, resi accattivanti grazie alla popolarità di attori e personalità di cinema e tv, di seguito tutti gli altri.

Fanalino di coda, manco a dirlo, il sardo: solo 8o italiani  tra gli intervistati lo reputano sexy, una percentuale di quattro su cento, superati nella classifica dei peggio solo dai Pugliesi.

Perché questa debacle dei meridionali tra i conquistatori? Le lingue del sud sarebbero realmente poco spendibili nell’arte del rimorchio? “Parte della mancata aurea di sensualità – commenta Giuseppe Gambardella, fondatore di Speed Date – sta sicuramente nel fatto che questi dialetti sono poco comprensibili da parte di una fetta cospicua della popolazione della Penisola. Seppur musicali, non riescono a conquistare la fantasia erotica dei single italiani”.

Sardi e Pugliesi senza speranze rispetto agli altri italiani? “Gli amici del Sud possono comunque puntare tutto sui panoramici fantastici delle loro terre che sicuramente sono un’ottima cornice per la conquista”. Sì dunque a passeggiate romantiche sulle splendide coste isolane, ma meglio se in silenzio.

Francesca Mulas

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