Il porto di Cagliari avrà la zona franca, pronti gli spazi per ospitare le aziende

Dopo quasi trent’anni il progetto per la zona franca doganale nel porto di Cagliari diventa realtà. Uno spazio di sei ettari  (ma la recinzione complessiva di allarga a 36) è già pronto con opere di urbanizzazione, luci, fogne e acqua e a breve sarà dotato di banda ultralarga. Due edifici saranno realizzati nei giro di sei mesi mentre nove lotti sono già a disposizione dei potenziali clienti. Il vantaggio maggiore ottenuto con l’istituzione della zona franca doganale è  l’esenzione delle tasse per le merci lavorate sul posto “estero su estero”. Questa mattina i vertici di Città metropolitana, Cacip, Autorità di sistema portuale e Regione hanno dettagliato il progetto.

“Ora esistono – ha detto il presidente del Cacip Salvatore Mattana – due zone doganali intercluse in Italia e sono Trieste e Cagliari. Gioia Tauro non è interclusa”. Un traguardo che ha dovuto fare i conti con i tempi lunghi della burocrazia visto che il risultato era praticamente a portata di mano da tre anni. Una conquista che si riallaccia al destino di tutta l’area industriale che si affaccia sul mare.

“Proprio il 31 agosto – ha spiegato Massimo Deiana, presidente dell’Autorità portuale – scadono i termini della call per il terminal container. La presenza della zona franca è sicuramente un incentivo in più per gli interessati”. Deiana contro l’inghippo della mancata autorizzazione paesaggistica al porto canale: “Ora la situazione è sbloccata- ha detto – hanno fatto perdere 14 mesi preziosi. Non solo a noi, ma a tutta la Sardegna”.  Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari e della Città metropolitana ha alzato l’asticella: “Ora puntiamo alle Zes, zone economiche speciali” mentre per l’assessora regionale all’industria Anita Pili si tratta di “un primo passo del percorso di reindustrializzione del porto”.

Questa nuova fase potrebbe essere importante anche per l’occupazione con tanti addetti senza lavoro o in cassa integrazione: ancora difficile quantificare perché il percorso che porterà alla piena operatività è ancora all’inizio. Nelle settimane scorse sono stati completati i lavori di urbanizzazione primaria e sono pronti per essere assegnati agli imprenditori nove lotti di differenti superfici dotati di tutti i servizi. Sono inoltre immediatamente subito disponibili ulteriori venti ettari interamente infrastrutturati, esterni all’area della zona franca, fra la banchina del porto industriale e la Statale 195.

Le aziende potranno svolgere tutte le attività, da quelle industriali, ai servizi alla trasformazione di semilavorati, usufruendo dell’esenzione totale doganale da tutte le imposte. In sostanza le imprese potranno importare materie prime e semilavorati, trasformarli in altri semilavorati o prodotti finiti ed imbarcarli per destinazioni estere senza pagare nessun tipo di imposta.

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