“Graziano Mesina? Per colpa sua mio figlio Farouk restò nelle mani dei rapitori per qualche tempo in più. Voleva soldi, 600 milioni di lire per la sua mediazione. È entrato in campo e la liberazione è stata bloccata per permettergli di avere il tempo di incassare”. A rivelarlo in un’intervista uscita oggi su l’Unione Sarda è Fateh Kassam, il padre del piccolo Farouk sequestrato a Porto Cervo nel 1992. L’imprenditore parla del sequestro a distanza di 21 anni dopo l’arresto per droga dell’ex ergastolano di Orgosolo. Kassam non è sorpreso per il suo arresto e anzi commenta con un “finalmente”.
“Qualcuno sospettava – spiega a L’Unione Sarda – che nella banda che ha sequestrato mio figlio ci fosse uno dei suoi nipoti. Io questo non lo so, so però che se non ci fosse stato Mesina in campo come mediatore Farouk sarebbe stato liberato prima. Lui voleva soldi per sé stesso e solo grazie alla Polizia gli è stato impedito di prenderli. Ho fatto arrestare la persona che gli doveva dare il danaro, 600 milioni di lire”. Perché tutto questo non è venuto fuori nel processo? “Perché avete una legge sbagliata, la stessa per cui non si può pagare il riscatto”, spiega Kassam. “Ma non è ancora il momento di raccontare tutta la verità, magari dopo 30 anni“. Il padre di Farouk definisce una ”follia” la grazia concessa a Mesina e racconta che aveva registrato tutto gli incontri con lui in quel periodo e che anche gli inquirenti sapevano. “Ho sempre saputo tutto su Mesina, ma io non ce l’ho con lui, semmai con chi gli ha consentito di commettere i reati”.