Il miracolo dell’Assunta

Tutto esaurito in Sardegna per Ferragosto. Nonostante la crisi è difficile trovare un posto libero. E gli operatori turistici respirano.

Prego mettersi l’anima in pace. Perché il Ferragosto sardo, quello rigorosamente sole&mare, vale il pienone. Per tre giorni di fila. Cioè la sequenza ferragostana del 14, 15 e 16. Ma pure il 17 non sarà facile trovare un posto.

Viaggiano sulla Rete i “no” che alberghi, bed&breakfast e campeggi stanno rifilando ai turisti sbarcati nell’Isola, a bordo di navi e aerei stracolmi. La stima è in solo in questa settimana le presenze potrebbero toccare quota 280mila, contando unicamente i vacanzieri che atterrano nei tre scali isolani, di Cagliari, Olbia e Alghero.

Il miracolo dell’Assunta non sta facendo eccezioni: il tutto esaurito vale tanto al Nord dell’Isola quando al Sud. Oristanese e Ogliastra sono inclusi nella lista del pienone. Insomma, un boom di arrivi, dopo due anni di segni negativi.

Stanze e piazzole cominceranno a liberarsi dal 18, perché quest’anno la Sardegna è tornata a essere una meta ambita sia per gli italiani che per gli stranieri. Tant’è: nel solo aeroporto del capoluogo a luglio si sono contati 10mila biglietti in più rispetto ai 47.172 di un anno fa. E il trend di crescita si sta mantenendo immutato ad agosto.

I numeri in aumento non si limitano al traffico aereo, soprattutto per via delle low cost. Pure la Tirrenia ha buone ragioni per sorridere: il segno positivo vale addirittura un balzo del 20 per cento rispetto all’estate scorsa, e questo solo per quel che riguarda la prima parte della stagione.

A ben vedere il 2013 si sta rivelando un numero fortunato per l’Isola, dopo il biennio 2011-2012 davvero nero. Certo, i conti definitivi si faranno a settembre, ma sembra ormai uno sbiadito ricordo quel 16 per cento in meno di presenze (si calcolano sommando le notti prenotate nelle strutture ricettive) che si era registrato un anno fa. Così diviso: meno 21,7 di italiani e meno 7,2 di stranieri. Tanto che dagli 11,4 milioni di “camere vendute” nel 2011 si è scesi a 9,6.

Con gli arrivi non era andata meglio: nel 2012 la Sardegna aveva perso il 14,5 per cento, con un meno 19 per cento di italiani e un meno 7,5 di stranieri, passando da 2,2 milioni a 1,9. Ma adesso la musica sembra cambiata, almeno per Ferragosto. E chissà se per l’Isola sarà veramente l’inizio della ripresa.

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