Il giallo delle nozze di Pamela Prati: rubate le foto di un legale cagliaritano

L’avvocato cagliaritano Daniele Cortis non è il promesso sposo della soubrette ozierese Pamela Prati, al secolo Paola Pireddu. Il legale si trova suo malgrado al centro del gossip che riguarda il giallo sul presunto matrimonio dell’attrice diventata famosa all’inizio degli anni Ottanta per una copertina di un album di Adriano Celentano prima di diventare una protagonista della tv italiana. Le cronache rosa in questo periodo si stanno occupando delle sue presunte nozze col misterioso Mark Caltagirone e il sito Dagospia e il programma di Barbara D’Urso hanno pubblicato le foto del presunto promesso sposo, ma le immagini raffiguravano l’avvocato cagliaritano Daniele Cortis che si è ritrovato, suo malgrado, al centro di questa storia.

Per fare chiarezza su questa “vicenda folle”, ha deciso di affidare a Facebook una lunga spiegazione di quello che sta accadendo in queste ore. “Ho ricevuto un messaggio da un amico collega che mi chiedeva se fossi al corrente che sul sito Dagospia fossero state pubblicate due mie fotografie (rubate da Facebook), in quanto individuato come futuro marito di Pamela Prati. Immediatamente attivatomi, ho dovuto constatare che non si trattava di uno scherzo e che veramente le foto pubblicate dal sito fossero le mie, e che dell’argomento si sarebbe parlato di lì a poco nel programma Live Non è la D’Urso di Canale 5 – racconta Daniele Cortis nel suo post -. Non ho focalizzato neppure l’attenzione sui nomi dei protagonisti della vicenda, tanto la mia attenzione è stata rapita dalla presenza delle foto e dalla necessità urgente di smentire tutto e di evitare che questa assurda falsità divampasse più di quello che già era”.

Amici e conoscenti hanno cominciato a mandare video e foto per avvisarlo di quello che stava succedendo con le sue fotografie. “Ho quindi in prima istanza inviato una mail alla redazione di Dagospia, smentendo qualsiasi collegamento tra me e quella vicenda, precisando che non ho mai conosciuto, né conosco la signora Pamela Prati, nonché invitando alla rimozione immediata delle mie immagini dal sito e contestualmente avvertendo che avrei agito in ogni sede per la tutela dei miei diritti ed interessi. Ho chiuso la mail, dicendo che comunque restavo a disposizione anche al cellulare (di cui ovviamente inserivo il numero) per ogni chiarimento”. A quel punto si è attivato su vari fronti e grazie a un suo amico, la Iena Pablo Trincia, è riuscito a parlare con l’opinionista Selvaggia Lucarelli che si è subito attivata spiegando ai suoi tanti follower che le foto erano state rubate a Cortis.

“Durante quei concitati momenti ho focalizzato l’attenzione sui nomi dei protagonisti della vicenda ed in particolare sul presunto (inesistente?) Marco o Mark Caltagirone – futuro marito della signora Prati – e sull’agente della predetta soubrette, tal Pamela Pernicciolo”. Ma per daniele Cortis non ernao nomi nuovi e si ricorda di aver già avuto a che fare coi protagonisti di questa vicenda. “Facendo mente locale, ho ricollegato e verificato sul mio cellulare che in data 6 giugno 2018 ho ricevuto un messaggio WhatsApp da tale ‘Pamela della Dreaming srl, società di pubblicità’, la quale mi contattava nella mia qualità di direttore generale e legale rappresentante della Scuola Calcio Gigi Riva di Cagliari, cui un loro cliente – poi individuato nella persona di tale Marco Caltagirone, politico siciliano a capo di alcune associazioni – avrebbe voluto ‘dare la sua sponsorizzazione perché è una Holding che sta rientrando in Italia e vuole investire sui ragazzi”.

Cominciano così i contatti e lo scambio di messaggi, con inviti caduti nel vuoto. “Appuntamenti telefonici e non, bruciati a più riprese, fino a quando al mio messaggio – era ottobre 2018 – che ormai credevo si trattasse di una burla, la signora Pamela mi ha risposto che ero una persona insensibile perché Caltagirone era rimasto vittima di un brutto infarto e che quindi loro avessero altro a cui pensare. Auguri al signor Caltagirone e rapporto (se così si può chiamare questo preliminare tentativo di truffa), chiuso così – scrive ancora Cortis – Ecco, dalle verifiche fatte ieri, a parte sui nomi, è emerso che il numero da cui ho ricevuto messaggi e chiamate fa capo alla signora Pernicciolo (con tanto di foto sul profilo WhatsApp che la ritrae, ora che ho collegato i visi) e che quindi l’aver pescato le mie foto non era poi così tanto casuale come pensavo all’inizio”.

“Ma questo conta poco, o meglio conta di più il fatto che – nonostante Pablo Trincia e Selvaggia Lucarelli, che ringrazio pubblicamente, si siano prodigati per parlare con D’Agostino e, tramite lui, con la signora D’Urso – quest’ultima abbia portato avanti due ore, diconsi due ore, di trasmissione sul nulla, con la didascalia sotto che avrebbero mostrato per la prima volta le foto mai viste del presunto Mark Caltagirone e poi comunque deciso di mostrarle agli ospiti ed al pubblico in studio, per poi mandare in onda a tutto schermo la mia fotografia seppur pixelata in volto – continua il legale nella sua luinga spiegazione -. Da tenere presente che nel frattempo Dagospia aveva pubblicato la smentita, con tanto di ulteriori mie foto e testo integrale della mia mail, compreso – follia assoluta – il mio numero di cellulare per intero, che da ieri sera continua a squillare ininterrottamente per via delle chiamate di tutti le testate giornalistiche televisive e non. A quanto ne so, stamattina anche Mattino 5 e Rai Uno hanno ripreso la notizia e hanno mostrato ancora, sempre pixelata, la mia fotografia”.

“A parte che le due ore della trasmissione della D’Urso di ieri sera e lo stupore nel pensare che tutti i giornali e le tv dedichino tempo, di questi tempi, alla vicenda della signora Prati, il mio pensiero va a tutti coloro che, come me, incolpevoli e inconsapevoli, vengono divorati dal tritacarne mediatico, senza – a volte – avere neppure il tempo, l’energia e le risorse per fronteggiare queste assurdità. Io, dal canto mio, farò tutto ciò che potrò per smascherare questa gente e tutelare la mia immagine, come diciamo noi avvocati, davanti ad ogni competente sede – spiega il legale – Ritengo inutile specificare, qui, quali danni e disagi tutta questa vicenda stia comportando per il sottoscritto”. In chiusura del post ha spiegato che declinerà qualsiasi invito in tv “perché non intendo in alcun modo prendere parte a questo circo mediatico”. Chiedendo a tutti gli amici un sostegno per “spegnere le luci” su questa vicenda.

Marcello Zasso

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