Il ‘Dl Pasqua’, Sardegna aperta a tutti. Tre petizioni online per bloccare arrivi

Si sposta sul web la preoccupazione per l’eventuale “assalto” alla Sardegna bianca per Pasqua, dopo il via libera del Governo ai trasferimenti nelle seconde case anche dalle zone rosse. Non sono solo centinaia di post social per chiedere al governatore isolano, Christian Solinas di chiudere i confini con un’ordinanza come fatto dalla Valle d’Aosta, ma ora ci sono anche le petizioni lanciate sul portale Change.org. Ben tre quelle comparse nelle ultime ore.

La prima dal titolo “Tuteliamo la salute dei sardi” con 215 firmatari al momento riporta come testo: “La possibilità che dalle zone rosse italiane si possa venire in Sardegna (attualmente zona bianca) rappresenta un paradosso e un rischio per la salute di tutti i Sardi. L’esperienza dell’estate scorsa dovrebbe aver insegnato qualcosa ma pare non sia così. La Valle d’Aosta ha emesso un’ordinanza restrittiva, consentita dallo stesso Dpcm (in realtà Dl ndr) di Draghi, con cui si bloccano gli arrivi verso le seconde case non motivati e giustificati”.Da qui la richiesta al governatore: “Presidente Solinas abbandoni la subalternità alla Lega e, nell’interesse dei Sardi, emetta subito un’ordinanza che blocchi gli arrivi di non residenti senza giustificato motivo o necessità e autorizzi solo i ricongiungimenti parentali”.

Il contenuto della seconda petizione dal titolo “No alle vacanze nelle seconde case in Sardegna: difendiamo la nostra Isola” è sulla falsa riga del precedente. “Ci siamo guadagnati con molta fatica la Sardegna in zona bianca – scrivono nella petizione online – comportandoci in modo esemplare e rispettando le regole. Solo noi cittadini sardi, uniti, possiamo ribellarci e dire no alle vacanze degli italiani in zona rossa nelle seconde case in Sardegna. Dobbiamo tutelarci, ribellarci e non dobbiamo farci affossare dall’ennesima decisione presa da un governo che pensa solo ai propri interessi”.

Molto simile il contenuto della terza petizione online dal titolo “No allo spostamento nelle seconde case per Pasqua”.  “È assolutamente assurdo – scrivono – pensare che si possa dare il via libera agli spostamenti nelle seconde case, quindi anche in Sardegna, in questo momento di diffusione così capillare del virus. Non vogliamo noi sardi fare la fine della scorsa estate. Appestati da turisti indiscriminati e addirittura additati come untori nonostante per settimane fossimo a contagi zero(nuovi positivi)! Bambini e ragazzi rinchiusi in casa da mesi, attività al collasso, sacrifici enormi. Questo ci ha consentito di entrare in zona bianca e vogliamo restarci”.

 

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