Il Tgr Sardegna, la testata giornalista regionale, compie quarant’anni. Una festa nazionale ma anche sarda, visto che era il 15 dicembre del 1979 quando la Rai mandò in onda le notizie locali da tutte le redazioni territoriali. Un anniversario che nell’Isola si sta celebrando col segno più, ovvero gli ascolti in crescita.
Sono trenta i giornalisti sardi della Rai, guidati dalla caporedattrice e notista parlamentare Anna Piras, tornata in Sardegna nel luglio del 2013. Alessandro Casarin è invece il direttore di tutti i tg regionali in casa Rai, creati per volontà di Biagio Agnes, intervistato dieci anni fa per celebrare il trentennale del Tgr e il cui racconto di quella sfida è riproposto in questi giorni. La Rai sta festeggiando il quarantennale con l’hashtag #ioseguoTgr.
In tutta italia i tg regionali delle 14 – l’appuntamento della testata più seguito – fa registrare una media di 2.379.000 telespettatori con uno share in aumento dello 0,20 per cento. La Sardegna è ben sopra la media nazionale, all’1,26, seconda migliore prestazione nazionale dopo il Molise (4,27), terza la Lombardia (1,25). Da segnalare pure la crescita di Buongiorno Regione, le notizie mattutine delle redazioni regionali: lo share arriva al 12,89 per cento con un incremento dello 0,37, sempre a livello nazionale.
“L’informazione locale e regionale – dice Anna Piras sentita da Sardinia Post – il valore aggiunto della Rai”. Ogni giorno il tg della testata sarda segue un obiettivo: “Ascoltare il territorio e le comunità – sottolinea la caporedattrice – e rappresentarne i problemi, le richieste e le sensilità in modo che anche le istituzioni possano avere un occhio, un’attenzione. Siamo un tramite importante”. La Piras, citando le parole di Casarin, fa poi un passaggio sul valore del e sul ruolo del “servizio pubblico come ricerca della notizia, cercando quindi di essere capillari e obiettivi”.
