I vestiti di Marras in mezzo al nuragico, un passo a due tra moda e archeologia

Sfila nel complesso nuragico di Barumini, sito archeologico tra i più importanti in Europa, la nuova collezione di Antonio Marras, un sito che per lo stilista di Alghero tutto il mondo dovrebbe conoscere come l’Isola di Pasqua
o Machu Picchu.

A Barumini è stato girato un video breve. Il complesso nuragico del Sud Sardegna è nella lista Unesco. Obiettivo del clip, con cast quasi interamente sardo, è dimostrare che “in Sardegna si possono realizzare eventi con risorse locali degne dei grandi show di Milano, Parigi e New York”, ha detto Marras. Anche grazie alla partnership con la Fondazione Sardegna Film Commission della Regione e al sostegno di Sardegna Teatro, Fondazione Barumini Sistema Cultura e Comune di Barumini, che hanno aiutato a trasformare in realtà il sogno dello stilista algherese.

Sulla strada verso il sito, che fa da passerella, tutte le passioni e gli stilemi di Marras sono concentrati: i tessuti stampati, vellutati, jacquardati e materici, le rose, gli scozzesi, i colori forti come il nero e il rosso, il giallo e il verde, ma anche le paillettes, i tulle, le piume, i ricami e gli strass sparsi in abiti iperfemminili dallo stile volutamente un po’ retrò ma non nostalgico, fatto di volumi strizzati in vita, ma poi ampi e svolazzanti. Per lui, invece, completi in gessato o in patchwork ricamato e felpe con scritte in sardo. Tutti insieme, uomini e donne, in un corteo aperto da due bambini, camminano verso questo luogo sacro a chiedere l’intercessione alla dea del luogo per la fine della pandemia. Al tramonto la liberazione, con un ballo collettivo su musica dal vivo di un artista sardo.

[Foto Ansa]

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