Dieci chili di sabbia, tredici di ciottoli e cinque di conchiglie. È il bottino delle vacanze in Sardegna che i turisti hanno cercato di portare via dall’Isola nella prima metà di agosto e che è stato intercettato e sequestrato all’aeroporto di Alghero dai funzionari dell’Agenzia delle dogane e dalla Guardia di finanza.
Un bilancio che dimostra quanto sia diffuso il comportamento illecito dei vacanzieri che pretendono di mettere in valigia la natura della Sardegna come un qualunque souvenir.
Elevare diverse sanzioni amministrative, come previsto dall’articolo 40, comma 2, della legge regionale 16/2017, il cui importo varia da un minimo di 500 euro a un massimo di 3.000 euro, non sembra essere un deterrente. Di sicuro i furti di sabbia si sono ridotti nell’ultimo anno, anche grazie alla campagna di sensibilizzazione avviata dall’Adm con gli spot, ma non hanno bloccato del tutto il fenomeno. .