“Parlateci di lei”. Si legge così nella foto-appello dedicata a Silvia Romano, la cooperante italiana oggi 25enne rapita il 28 novembre del 2018 a Chakama, a ottanta chilometri da Malindi, in Kenya. Di Silvia, che è stata portata via dal campo mentre era al lavoro per la ong ‘Africa Milele’ con sede a Fano, in provincia di Pesaro e Urbino, “non si sa più nulla da troppo tempo”, dice un gruppo di tifosi del Cagliari che ha deciso di lanciare una campagna su Facebook per non dimenticare il rapimento della Romano.
“È un dovere del Governo occuparsi di questa giovane di cui non si hanno più notizie. Noi siamo arrabbiati perché il Governo e anche il mondo dei media stanno dimenticando Silvia. Non è accettabile: bisogna riportare a casa la cooperante di Milano”. Stando a quanto ricostruito nel primo anno di indagini in mano alla Procura di Roma che coordina le ricerche sul campo fatte dai carabinieri del Ros, la Romano sarebbe in Somalia, detenuta da un gruppo islamista legato agli jihadisti di Al Shabaab. Quando Silvia venne rapida da un commando di otto uomini armati di fucili Ak47, si trovava in un centro commerciale di Chakama. Poi il passaggio dell’ostaggio da unn gruppo armato con base in Kenya a uno somalo. Queste sono le ultimne notizie diffuse dagli inquirenti. Ma non si conosce la strrategia decisa dal ministero degli Esteri guidato da Luigi Di Maio.