Il Consiglio di Stato, con una ordinanza cautelare, ha confermato l’illegittimità degli atti coi quali i lavoratori ex Esaf sono stati trasferiti in Abbanoa (nella foto la sede di Cagliari) e inseriti nella pianta organica della spa che gestisce il servizio idrico. Il massimo organo della giustizia amministrativa ha invece stabilito che i dipendenti ex Esaf sono a tutti gli effetti regionali.
Suil nuovo pronunciamento ha preso posizione il Sadirs, il sindaco autonomo guidato da Luciano Melis. “È chiaro – si legge in una nota formata dal segretario – che quella mobilità esterna è stata una deportazione, come abbiamo sempre sostenuto. Invitiamo pertando la Regione a riconoscere al personale ex Esaf il diritto di rientrare in Regione completando il percorso avviato nel 2007 e inspiegabilmente interrotto”. Il Sadirs suggerisce l’inserimento dei lavoratori ex Esaf, su cui si reggeva l’organizzazione del servizio idrico sardo prima dell’istituzione di Abbanoa, “in Enas o in alcuni assessorati, enti o agenzie”.