È andata avanti sino a tarda notte l’autopsia sul corpo di Mattia Ennas, il ventenne di Quartu Sant’Elena trovato senza vita all’alba del 25 agosto scorso dopo essere precipitato da un palazzo di via Binaghi, nel quartiere cagliaritano di Mulinu Becciu. Ma dalle prime indiscrezioni sull’esame condotto dall’équipe del professor Roberto Demontis – incaricato dal sostituto procuratore Enrico Lussu per far luce sulle cause del decesso del giovane – i segni sul corpo riguarderebbero soltanto il violento impatto al suolo dopo la caduta. La Tac total-body eseguita lunedì sera e l’esame autoptico del consulente della Procura sul corpo esumato del ragazzo non hanno ancora dato tutte le risposte ai quesiti richiesti dal sostituto procuratore: sarà dunque necessario attendere l’esito degli esami istologici sui campioni prelevati ieri.
La famiglia ha consegnato al consulente della Procura anche i vestiti che Mattia Ennas indossava al momento del decesso e che saranno esaminati, assieme ai campioni istologici prelevati durante l’autopsia. Il fascicolo sulla morte del giovane era stato archiviato quasi subito come suicidio, ma poi era stato riaperto dopo la denuncia presentata dai genitori del 20enne assistiti dal legale Gianfranco Piscitelli che ha nominato come proprio esperto l’ex capitano dei Ris Chantal Milani, antropologa ed odontologa forense.
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