Giornata contro femminicidi e violenze. “Tagliati i fondi ai centri d’ascolto”

Oggi si celebra in tutto il mondo la giornata contro la violenza sulle donne. Anche in Sardegna, come ogni anno, si terranno numerose iniziative di sensibilizzazione su un fenomeno che nell’ultimo anno in Italia ha causato 94 femminicidi. Ma secondo alcuni occorre andare oltre,  come spiega Silvana Maniscalco dell’associazione Donna Ceteris in prima linea contro violenza e stalking: “Sono troppi i vuoti della politica e dello Stato. I fondi per i centri antiviolenza sono ormai ai minimi storici”.

La sensibilizzazione non basta. “Ancora una volta c’è il bisogno di non dimenticare – prosegue – in Italia, benché molto sia stato fatto, i numeri ci svelano che ancora tanto resta da fare. Donne assassinate dai propri mariti, ex, compagni, colleghi di lavoro. Il 31,5% di esse tra i 16 e 70 anni. Tradotto: quasi 7 milioni di donne ha subìto una qualche forma di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. E sono oltre 50 mila le donne che si sono rivolte ad un Centro antiviolenza. La retorica mediatica investe da anni su parole come ‘impegno’, ‘battaglia’, ‘denuncia’. Ma è chiaro – prosegue – che serve qualcosa di più. La violenza di genere è un fenomeno connaturato nell’identità delle nostre società, nei rapporti fra uomo e donna, provare ad arginarlo significa allora aprire una rivoluzione culturale che coinvolga donne e soprattutto uomini. Una rivoluzione pedagogica e di pensiero. Gli interventi normativi da soli non bastano. Sono troppi i vuoti della politica e dello Stato. E troppa è l’inadeguatezza. Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti. L’assegnazione delle risorse ai centri antiviolenza è ormai ai minimi storici”.

Le iniziative in tutta la Sardegna. La Regione a Cagliari ‘accenderà’ simbolicamente i palazzi di Viale Trento e di via Roma che saranno illuminati di rosso il 25 e il 26 a partire dalle 17.30. Il Comune di Cagliari indice il concorso a premi ‘Feminas’, rivolto alle scuole elementari e medie per la promozione della cultura del rispetto. Alla Mem, sino al 29, ci saranno mostre, banchetti con libri e documenti sul tema, letture, proiezioni di foto in loop su un grande schermo visibile dalla corte. Lunedì dalle 16 corso pratico anti-aggressione rivolto a donne dai 16 anni in su. Sensibile al tema anche l’Università di Sassari con due gesti simbolici: una finestra con una luce rossa che rimarrà sempre accesa sino al 25 novembre e due sedie trasparenti vuote, collocate nell’atrio dell’Ateneo, che sono riservate alle donne vittime di violenza.

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In campo anche i sindacati. La Fp-Cgil ha già distribuito migliaia di fiocchi rossi presso le sedi di Cagliari, Oristano, Nuoro, Olbia e Sassari. Con l’invito esteso a lavoratori e lavoratrici di indossarli lunedì. A Cagliari, in occasione di una tavola rotonda organizzata al Liceo Siotto alle 11.30 de 25, l’avvocata, Anna Maria Busia, parlerà del dramma degli orfani di femminicidio. Sempre a Cagliari, alle 15.30 nella sala Aldo Marongiu del Palazzo di Giustizia di parlerà di ‘Violenza nel mondo del lavoro e lavoro come salvagente alla violenza’. A Olbia, l’Associazione Prospettiva Donna Onlus e il Coordinamento Donne Spi-Cgil Sardegna organizzano un’iniziativa di sensibilizzazione interamente dedicata ai temi dei diritti umani e della violenza di genere dal titolo ‘It’s right to be woman’.

 

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