Gavoi dedica una piazza a donne sarde. ‘Pratzas de sas Fèminas’ per i diritti

‘Pratza de sas Fèminas’, e una targa con la dicitura “liberas, rispetadas, uguales”. Si chiamerà così (appena la Prefettura darà il via libera) una piazza del centro storico di Gavoi, in Barbagia. La proposta di intitolare una piazza al mondo femminile è stata recepita dalla Giunta comunale. L’idea è nata nella Commissione benessere sociale, l’obiettivo è rendere omaggio alle donne, alla loro forza, alla loro creatività e alla lotta per una parità reale nei diritti e in tutte le sfere della società.

Quella scelta è una suggestiva piazza del centro storico, nel rione Mesu Bidda, nello spicchio di granito fra via Cagliari, via Azuni e via Sant’Antioco. “La Commissione si è riunita per ben tre volte per discutere questo tema – afferma Enrico Mura, assessore di riferimento –. Numerosi membri sentivano l’esigenza di proporre un simbolo di affermazione e riscatto femminile guardando alle donne come preziosa componente della società, cercando una visione positiva lontana dagli stereotipi di donna vittima o sottomessa”.

“La Commissione, composta da una ampia maggioranza femminile ha elaborato così l’idea di una piazza dedicata a tutte le donne nel pieno riconoscimento della loro forza, creatività, cittadinanza attiva. Come amministratori e amministratrici – conclude Mura – abbiamo accolto con gioia questa proposta che adesso, come prevedono i regolamenti, proponiamo alla Prefettura per la definitiva intitolazione. A conclusione dell’iter intendiamo proporre un evento inaugurale dedicato al protagonismo femminile, alle politiche per l’uguaglianza delle quali purtroppo ancora c’è bisogno”.

“Considerati i fondamenti politici della nostra amministrazione riguardo al tema dell’equità, della lotta alla discriminazione, per il superamento delle disparità di genere – sostiene Loredana Marchi, capogruppo di maggioranza – si è deciso di intitolare la piazza comunemente chiamata Mesu bidda, Pratza de sas Fèminas, per individuare un luogo simbolico da dedicare alle donne e celebrarne l’emancipazione. Ha ancora maggior forza questa scelta perché proveniente da un processo partecipativo quasi esclusivamente al femminile”.

“Il toponimo – spiega la consigliera -, volutamente in sardo, nasce dalla memoria e dalla consapevolezza culturale che ha permesso alle donne della nostra isola di gettare delle pietre miliari dell’emancipazione in Italia: sarde sono state, infatti la prima medico condotto, la prima sindaca, la prima premio Nobel, per citarne alcune. Queste donne eccezionali, assieme a numerose nostre concittadine laboriose, studiose e impegnate, – conclude Loredana Marchi – hanno ribaltato gli stereotipi che troppe volte imprigionano le donne in ruoli subalterni, o le condannano a percepirsi come individui più deboli e per questo vittime designate della violenza, del sopruso, dello sfruttamento che purtroppo emerge nelle cronache passate e presenti”.

“Conosciamo tutti, purtroppo, le storie delle nostre concittadine che hanno perduto la vita per mano violenta – aggiunge il Sindaco Giovani Cugusi – ma, la violenza di genere, fisica o psicologica, troppo spesso si annida e si nasconde agli occhi dei più. È necessario combattere questi fenomeni soprattutto attraverso l’educazione e la crescente consapevolezza. Crediamo che anche i simboli, le parole, la cultura, i luoghi – conclude il sindaco – possano contribuire a comunicare un senso di comunità, di vicinanza, di riscatto, di forza, di affetto verso le donne alle quali la nostra società deve tantissimo e grazie alle quali potremo costruire un migliore futuro”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share