Non solo la cerimonia fascista davanti alla chiesa San Giuseppe di Sassari, celebrata domenica 2 settembre. Sabato, quando è morto Giampiero Todini, docente universitario di Storia del diritto italiano, il figlio Luigi gli ha dedicato un post su Facebook che ha ottenuto 760 like. Quasi 500 i commenti di condoglianze, ma anche di polemica.
“Questa mattina – si legge – hai lasciato la vita terrena. Una vita vissuta per la Famiglia, per il Lavoro, per il sacrifcio e la coerenza di vivere secondo uno Stile. Sei stato e sarai un Esempio. Un Esempio nei Valori in cui credevi e che trasmettevi a tutti, a me in primis. Un vivere semplice, rifuggendo dal consumismo e dalla vita borghese che affligge la nostra quotidianità. Conserverò e farò tesoro di tutti i tuoi insegnamenti, cercando umilmente di ricalcare le tue orme, nello Stile di vita e nella passione Ideale, perché per me sei stato un padre, un fratello, un camerata in tante battaglie. Non è un addio, ma un arrivederci. Un giorno o l’altro ci riabbracceremo nei Campi Elisi, verso i quali hai appena intrapreso il tuo viaggio. Che gli Dei ti accolgano con benevolenza nella gloria che meriti. Nella mia vita sarai sempre un Esempio, sarai sempre PRESENTE! Ciao Papà”.
“Presente” come nel saluto fascista. E come si vede nel video dei funerali che su Facebook è stato pubblicato per la prima volta proprio dal figlio del docente universitario scomparso. E da lì ho ha preso la consigliera comunale di Sassari, Lalla Careddu, che ha sollevato il caso. L’esponente di Città Futura ha parlato di “fascisti sdoganati”.
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