Si conclude con una archiviazione l’indagine della Procura di Cagliari sul presunto uso illecito dei fondi europei Por-Fers. Un’inchiesta partita a dicembre 2017. Sul registro degli indagati era finito, tra gli altri, l’allora Dg del Centro regionale di programmazione (Crp), Gianluca Cadeddu, accusato di turbativa d’asta e corruzione. Ipotesi di reato che adesso sono entrambe decadute.
La richiesta di archiviazione l’ha depositata il 13 maggio scorso lo stesso magistrato inquirente, il pm Giangiacomo Pilia, un mese dopo, il 14 giugno, l’accoglimento da parte del gip Antonelli Useli Bacchitta. Si legge nel decreto: “Dagli accertamenti della polizia giudiziaria non sono emersi elementi utili a comprovare la sussistenza dei reati”.
Cadeddu (nella foto) è il longevo Dg che guidava il Centro regionale di programmazione dal 2004, scelto dall’allora governatore Renato Soru e poi confermato dagli assessori Giorgio La Spisa e Raffale Paci nelle due successive legislature. Quindici anni ininterrotti di mandato che si sono conclusi a giugno, quando per Cadeddu è terminato l’incarico quinquennale. Ma col nuovo centrodestra di Christian Solinas non ci sono stati contatti. Nessun interessamento da parte dell’attuale assessore alla Programmazione, Giuseppe Fasolino. Tanto che l’ormai ex Dg non ha partecipato nemmeno alla manifestazione di interesse con la quale sono stati selezionati i nuovi direttori generali (qui tutti i nomi).
La guida del Crp è stata affidata Graziella Pisu, anche lei finita prima sul registro degli indagati un anno e mezzo fa e ugualmente uscita indenne dall’inchiesta. La Pisu, al pari di Cadeddu, era accusata di turbativa d’asta e corruzione: quando prese avvio l’inchiesta era a capo dell’Autorità d’ambito che gestiva i fondi Por-Fers per il settennio 2014-2020. Attualmente al Crp sta esercitando le funzioni di Dg la vice, Francesca Lissia, essendo la Pisu in malattia per infortunio sino alla prossima settimana (leggi qui).