Fondi Ue, non spesi 350mln. La Regione replica: “Non perderemo un centesimo”

Mal comune non fa mezzo gaudio. In tempi di crisi economica e mancata liquidità in Italia e in Sardegna non si riescono a spendere i fondi comunitari. L’Isola si colloca infatti tra le regioni con minore capacità (e risultati) e l’Italia in coda nella classifica europea. La notizia si legge su La Nuova Sardegna oggi in edicola. In particolare dei 950 milioni di euro del programma 2007-2013 ne sono stati impiegati 622, altri 350 – seppur stanziati – sono rimasti inutilizzati. E sono rimasti direttamente a Bruxelles il 32 per cento dei fondi. Il quadro e il relativo allarme su una mancanza cronica di competenze  è stato tracciato da un rapporto Eurispes, diretto dal sardo Gian Marco Fara. . Il tasso di attuazione (spesa) italiano è fermo al 45%, contro una media europea che viaggia sul 60%. Peggio di noi solo Croazia e Romania, rispettivamente al 22 e al 37 per cento. Una bella differenza rispetto alla performance della scoppiettante Lituania che arriva all’80 per cento di fondi stanziati e spesi. I numeri e le percentuali si traducono in una diagnosi che vale per l’intero Paese: “un ritardo cronico nei confronti degli altri Stati membri”.

Resta la partita aperta dell’Obiettivo Competitività, in questo ambito la Sardegna è riuscita a ottenere un importo più alto rispetto ad altre Regioni. Manca ancora più di un anno, fino a dicembre 2015, in cui spendere parte dei 350milioni. Ce la faremo?

E non si è fatta attendere nel primo pomeriggio la risposta della Regione.  “La Sardegna è una delle Regioni più virtuose nell’utilizzo degli stanziamenti finanziari accordati da Bruxelles” ha detto l’assessore del Lavoro Virginia Mura, sottolineando che per il Por Fondo sociale europeo “non esiste il rischio di perdere nemmeno un centesimo della dotazione del Programma, che ammonta a 675.053.206 euro”.

Per quanto attiene il Fondo Fse il risultato, espresso dal rapporto tra spesa certificata e la dotazione finanziaria del Programma operativo regionale (Por) – al 31 maggio 2014 è pari al 74,5%. I risultati – precisano gli uffici dell’assessorato del Lavoro – sono espressi in percentuali cumulate di avanzamento della spesa, certificata alla Commissione Ue, rispetto alla dotazione complessiva di ciascun Programma. Gli obiettivi raggiunti corrispondono ai valori effettivi di spesa certificata, cioè all’ammontare delle richieste di rimborso presentate alla Commissione Europea dalle amministrazioni titolari dei Programmi.

Il dato, fornito dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica colloca la Sardegna al secondo posto dopo la Provincia Autonoma di Trento in riferimento alla spesa sul Fse, un dato ben sopra la media nazionale relativa a tutti i Programmi, che è pari al 56%. L’assessorato del Lavoro fa sapere, inoltre, che al 31 maggio, la spesa certificata a Bruxelles ammonta a 502.949.921 euro. Gli impegni, invece, ammontano a 672.474.169 euro, mentre i pagamenti sono pari a 573.145.308 euro. Entro il 31 dicembre del 2015, infine, il Programma Fse dovrà impegnare 2,5 milioni di euro e spenderne 102.

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