Colpo di scena al processo all’ex tesoriere del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Mariano Contu, accusato di peculato aggravato perché coinvolto nell’inchiesta sui fondi destinati ai gruppi del Consiglio regionale. Davanti al collegio della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari, l’ex consigliere regionale e assessore ha giustificato al pubblico ministero, Marco Cocco, oltre un milione e mezzo di spese rispetto all’1,6 milioni contestati. Ha poi effettuato un bonifico di 70 mila euro al Consiglio regionale per le spese non riconosciute lecite dalla Procura e chiesto un patteggiamento ad un anno e dieci mesi con pena sospesa.
I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari hanno ritento congrua la proposta di patteggiamento concordata dall’ex tesoriere di Forza Italia. L’esponente azzurro – difeso dall’avvocato Massimo Delogu – di recente era stato condannato dalla Corte dei conti a pagare all’erario oltre 1,3 milioni di euro. Il collegio presieduto dal giudice Giovanni Massidda ha anche dichiarato prescritte le contestazioni all’ex consigliere di Fi, Fedele Sanciu, finito anche lui sotto processo per lo scandalo sui fondi. Il Tar ha respinto anche il ricorso presentato da Nello Cappai, candidato dell’Uds alle scorse elezioni regionali, contro Alfonso Marras, eletto con la lista dei Riformatori. Si tratta di uno dei quattordici ricorsi arrivati al Tar all’indomani delle regionali del 24 febbraio. Secondo i giudici amministrativi il seggio conteso non poteva essere attribuito al candidato dell’Uds perché “è esclusa la possibilità di attribuzione con il criterio dei resti, come quello prospettato dal ricorrente, in favore di coloro che non hanno ottenuto nemmeno un seggio pieno”. Sempre contro l’elezione di Marras sarà discusso anche un altro ricorso, ma il 26 giugno. A presentarlo in questo caso è stato il vice coordinatore regionale di Forza Italia, Ivan Piras.