Finanziaria, “Nel 2014 neanche un euro per lo spettacolo”

La Regione Sardegna non investirà sul settore dello spettacolo dal vivo neanche un euro nel 2014: è la triste prospettiva che denunciano oggi gli operatori di cinema, teatro, musica e danza e che diventerà realtà se il Consiglio regionale manderà avanti così com’è la manovra finanziaria per l’anno prossimo.

“Un azzeramento inaccettabile” – sottolinea Antioco Usala, presidente del comitato per lo spettacolo in Sardegna Cosas che firma la denuncia insieme a Confcooperative Sardegna, Federcultura Sport e Turismo e l’AGCI della Provincia di Sassari – “Non abbiamo alcuna intenzione, dopo una intera legislatura che non solo non ha prodotto positive trasformazioni ma ha aggravato l’instabilità del settore – prosegue Usala – di stare inermi davanti alla perdita totale di investimenti diretti alla cultura. Tutti i rappresentanti politici a parole dicono da sempre che è indispensabile sostenere la Cultura e che da lì bisogna ripartire per affrontare la crisi; invece, nei fatti e negli atti, costantemente il settore viene abbandonato al suo destino e alle “faide” interne che l’assenza di un programma politico consapevole produce”.

Il documento tecnico allegato alla Finanziaria 2014, licenziato dalla Giunta regionale e trasmesso prima alle Commissioni consiliari, poi al Consiglio per l’approvazione finale, alla voce “Interventi per manifestazioni ed attività di spettacolo” prevede 7,2 milioni di euro per la Fondazione Teatro Lirico di Cagliari (la metà di quanto concesso l’anno scorso) e nient’altro: zero per produzioni e spettacoli, nessun investimento per musica, danza, teatro. “La Commissione Cultura del Consiglio ha bocciato all’unanimità la proposta della Giunta – sottolinea Antioco Usala – mentre la Commissione Bilancio sta studiando proposte e soluzioni alternative anche nella speranza che si sblocchi la vertenza Entrate con lo stato o il Patto di Stabilità. Abbiamo chiesto di incontrare i rappresentanti della Giunta ma non abbiamo avuto finora nessuna risposta, siamo preoccupati perché l’azzeramento dei fondi dello spettacolo in Sardegna significherebbe mettere in una situazione di crisi i duemila lavoratori isolani del settore”.

Francesca Mulas

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