Festival Scienza 2018, il bilancio: 14mila presenze all’Exma a Cagliari

“Entusiasmante, scientificamente corretta e coinvolgente”. Sono le parole usate dalla professoressa Carla Romagnino, presidente “Associazione Scienza Società Scienza”, per descrivere l’edizione numero undici del Festival Scienza. La rassegna che ha l’obiettivo di far conoscere a tutti la scienza in modo semplice e accattivante.

“Siamo molto soddisfatti di come sia andata questa edizione del Festival Scienza – ha detto la presidentessa – sono state circa 14.000 le presenze che abbiamo registrato solo all’Exmà di cui il 60% scolaresche e il 40% famiglie, appassionati e curiosi. Ma questo è un dato parziale. Non abbiamo ancora avuto modo di conteggiare le presenze rilevate nelle altre strutture, tra musei, biblioteche, parchi, siti tecnologici dove si sono svolte diverse attività collegate alla manifestazione. Ciò che si percepiva durante l’evento era l’entusiasmo da parte degli studenti e di tutti i partecipanti. Speriamo di poter continuare in futuro a sostenere questa qualità. La manifestazione sta diventando sempre di più importante e questo da una parte  ci soddisfa ma allo stesso tempo ci preoccupa perché ci metterà di fronte a problemi più importanti”.
Un festival che ha confermato la sua dimensione regionale e fatto crescere quella internazionale. Quest’anno il Festival Scienza ha ricevuto il prestigioso premio Effe Label 2018.  Ma non solo, è stato  sottoscritto un protocollo d’intesa  con l’associazione corsa Association A Rinascita – Cpie (Centre Permanent d’Initiatives pour l’Environnement), con il duplice obiettivo di svolgere attività comuni ma anche di realizzare un Festival della Scienza del Mediterraneo.

“Il protocollo di intesa / gemellaggio che abbiamo firmato – sottolinea la professoressa – si pone due obiettivi principali. Il primo è quello di svolgere attività comuni tra le due associazioni e tra queste c’è l’idea di mettere in campo un Festival della Scienza del Mediterraneo da tenersi ogni tre anni, una volta in Sardegna e una volta in Corsica, che coinvolga tutti i paesi che si affacciano sul mare nostrum. Ad oggi siamo ancora nella fase progettuale e si sta studiano il percorso migliore da compiersi. Si pensa di iniziare nel 2020 con la prima edizione ma ci sono diversi aspetti che devono essere definiti meglio. Il prossimo appuntamento per poter continuare a discutere sarà l’anno prossimo tra febbraio e marzo. Il secondo è quello di ospitare nei centri di ricerca dell’isola gli studenti vincitori del concorso organizzato dall’associazione corsa”.

Ottanta sono stati gli appuntamenti in programma, venti i laboratori aperti al pubblico, venti i luoghi coinvolti tra musei, biblioteche e siti.
“Qualche spettacolo è stato estremamente seguito. Domenica scorsa abbiamo avuto il piacere di ospitare Gabriella Greison, attrice di professione, autrice di libri che si ispirano al mondo della fisica, con il monologo “Einstein & Me”. Uno spettacolo sulla vita di Einstein visto con gli occhi di sua moglie Mileva, fisica anche lei. Durante questo evento c’è stata una folla incredibile la sala era stracolma. Per il resto è difficile identificare il laboratorio che ha avuto più successo rispetto agli altri: sono stati tutti seguitissimi. Anche durante le conferenze abbiamo avuto la partecipazione di tanti adulti sia appartenenti al mondo universitario, docenti, appassionati e curiosi. Un festival che si è aperto anche a chi ha  fame di scienza”.

Durante il festival è stato affrontato anche il tema della questione di genere e di come si possa promuovere e valorizzare la partecipazione delle donne alla ricerca scientifica. “Abbiamo curato particolarmente le questioni di genere. Poniamo un’attenzione particolare nella scelta dei relatori e scegliamo molte donne – evidenzia ancora Carla Romagnino -. Ci sono state diverse iniziative che hanno affrontato la questione,  come “Scienza ribelle” di Alessia Zurru e Viviana Fanti, “Einstein & Me” di Gabriella Greison, che di fatto sono una rivalutazione delle donne in campo scientifico. Inoltre abbiamo lanciato, durante la tavola rotonda curata da Giulia Giornaliste, il premio annuale “Donne di Scienza” con lo scopo di conferire un riconoscimento alle figure femminili che abbiano contribuito a dare particolare prestigio all’isola in campo scientifico”.

Si è anche parlato  della candidatura della Sardegna per poter ospitare il nuovo Einstein Telescope.  “Questo è un progetto estremamente intrigante per la Sardegna anche sul piano del rilancio dell’economia dell’isola, studierà le onde gravitazionali, presso la miniera di Sos Enatos a Lula. Se dovesse essere scelto il progetto Italiano verranno coinvolti tutti gli enti di ricerca Sardi ed avrà importanti ricadute sul territorio – dice ancora la presidentessa – oltre che perseguire un percorso tracciato a metà anni 80 quando in Sardegna nasceva il Consorzio Ventuno, ora Sardegna Ricerche, e l’isola era tra le regioni Italiane all’avanguardia”.

Alessandro Ligas

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