Informazioni sugli autobus? Non per i turisti: se non si parla italiano meglio lasciar perdere

È indubbio che l’Arst sia la più grande e importante azienda di trasporto pubblico locale, eppure le lamentele degli utenti sono costanti. Anche in piena stagione turistica. Per verificare la situazione abbiamo chiamato prima il numero verde, con centralino a Cagliari, e per due volte non abbiamo ricevuto risposta. A quel punto abbiamo composto più volte i numeri principali delle sedi Arst diffuse sul territorio, anche essi presenti nel sito dell’azienda: Nuoro, Sassari, Cagliari, Oristano. Ancora una volta senza ottenere risposta.

Abbiamo quindi atteso qualche giorno e richiamato il numero verde di Cagliari. Stavolta però ci siamo messi nei panni di un turista straniero che non parla italiano. Abbiamo così quindi posto, in inglese, delle domande semplici all’operatore (ovviamente un ufficio informazioni di trasporti dovrebbe essere in grado di venire incontro alle esigenze della clientela sopratutto durante la stagione turistica).

Ecco il resoconto della telefonata:

Abbiamo chiesto all’operatore in maniera educata se parlava inglese. Risposta: “No”. Abbiamo chiesto se allora potevamo parlare con qualcuno, non siamo stati capiti. Così, mentre l’altra operatrice parlava all’altro telefono in sottofondo, abbiamo provato ad interagire comunque con il nostro operatore, provando a stabilire con lui una conversazione essenziale, per poter così ricavare gli orari che ci interessavano.

Abbiamo detto che dovevamo andare a Olbia. L’operatore ha provato a venirci incontro, fornendoci dopo una breve ricerca gli orari che ci servivano. “Il pullman da Cagliari – dice – passa a Nuoro”. Bene. Abbiamo allora chiesto a che ora saremmo arrivati ad Olbia. A questo punto la richiesta dell’operatore è stata esplicita: “In italiano per cortesia”. Chiaramente a quel punto la nostra comunicazione doveva finire. E mentre salutavamo l’operatore chiudeva il telefono lamentandosi in maniera evidente perché non parlavamo italiano.

A questo punto ci sentiamo autorizzati a porre delle domande semplici: dopo la guerra di bandiera fatta dalla giunta Cappellacci con la Flotta sarda (ad oggi con circa 9 milioni di passivo sui contribuenti), in 4 anni e mezzo che cosa è stato fatto per il trasporto interno dell’Isola? Poi: con quale criterio di selezione vengono assunti i telefonisti Arst? Non certo quello delle lingue. Per altre domande come, per esempio, per quale motivo il sito internet è di difficile consultazione o dove si trovavano gli operatori telefonici Arst di tutta la Sardegna il 20 di agosto, un martedì mattina, attendiamo ancora una risposta.

Davide Fara

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share