Faide, estorsioni e droga nel Nuorese: cinque arresti nella maxi operazione

Undici misure cautelari sono state eseguite alle prime luci dell’alba dalla Polizia tra Noragugume, Dualchi, Birori, Macomer e Orune (Nuoro) per i reati di estorsione, droga e armi. Cinque persone sono finite in carcere, 3 ai domiciliari, 2 hanno ricevuto la misura dell’obbligo di dimora e una quella dell’obbligo di firma, in seguito al provvedimento della Gip del tribunale di Oristano Federica Fulgheri su richiesta del Pm Marco De Crescenzo.

L’operazione è stata condotta dagli agenti della Questura di Nuoro e ha impegnato numerose unità cinofile, agenti della Polizia Penitenziaria, della Guardia di Finanza e del Reparto Prevenzione Crimine “Sardegna” e del VI Reparto Volo di Fenosu. L’indagine è stata avviata agli inizi del 2020 a seguito di un’estorsione maturata negli ambienti agro-pastorali tra Dualchi e Noragugume. Tre degli indagati sono accusati di avere richiesto denaro celando il reale intento di impossessarsi di alcuni appezzamenti di terreno nell’ambito di dissidi sorti e mai sopiti tra le famiglie coinvolte nella sanguinosa faida di Noragugume, spiegano gli investigatori.

Le vittime si erano poi procurate delle armi, spesso illegalmente detenute, con l’obiettivo di difendersi. Negli ultimi mesi Noragugume è stato teatro di atti intimidatori che hanno coinvolto alcuni indagati: a gennaio sono state date alle fiamme due autovetture e sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco diversi capi di bestiame e un cavallo. L’azione investigativa ha consentito di scoprire un consistente giro di affari legato al traffico della marijuana con il coinvolgimento di diverse persone e con il sequestro di oltre 12 chili di droga. I poliziotti della Squadra Mobile di Nuoro e del Commissariato di Ottana hanno ricostruito una lunga serie di episodi legati alla cessione di varie dosi di stupefacente, individuandone i responsabili.

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