Errore nel concorso, lo dice il giudice. “Ma in quel posto ora lavora un altro”

Meritava quel posto di lavoro. Lo ha detto il giudice dandogli ragione dopo aver conteggiato i punteggi assegnati dalla commissione d’esame. Ha avuto un risarcimento in denaro per il danno subito ma quando è arrivata la sentenza l’incarico era ormai stato assegnato, come lo stipendio.

Succede al Gal Sarcidano-Barbagia di Seulo, fondazione di partecipazione che si occupa, spesso grazie a soldi pubblici, di portare avanti progetti per il territorio. Ne fanno parte sedici Comuni della zona. Nel 2010 pubblica una selezione per un posto da dipendente nell’ambito del programma di sviluppo rurale della Regione Sardegna 2007-2013. In palio c’è un incarico biennale da circa 23mila euro all’anno, prorogabile.

Giancarlo Murgia, seulese che oggi ha 49 anni, perde la selezione per dei punti erroneamente non valutati, e da allora non si dà pace. L’ultimo tentativo è una lettera, scritta sulla base di numerosi documenti, inviata un mese fa ai sindaci che fanno parte del Gal (Gruppo di azione locale) e all’assessorato regionale dell’Agricoltura in cui ripercorre la vicenda. 

Andiamo con ordine. Cosa ha fatto quando ha letto la graduatoria?

Ho contestato la mancata assegnazione di due punti a mio favore. La commissione d’esame non aveva conteggiato due attestati di informatica.

Poi?

Ho inoltrato una richiesta di accesso agli atti. Le attività dichiarate dal vincitore nella domanda di partecipazione da quanto ho potuto verificare non hanno trovato riscontro nei documenti che mi hanno fornito l’Inps, l’Agenzia delle Entrate, l’Argea e l’Ufficio del lavoro. 

Secondo lei cos’è successo?

Sembra che il Gal non abbia effettuato alcun controllo su quanto dichiarato dal vincitore, un paradosso. È come se si fossero accontentati di una dichiarazione sostitutiva del presidente della cooperativa dove  lavorava come operaio stagionale. Sono stato io a provvedere, in diverse occasioni, a trasmettere ai vertici dell’ente i documenti acquisiti dagli uffici pubblici.

Qual è stata la risposta?

Hanno detto che il vincitore aveva dimostrato con documenti e certificati il possesso di titoli e l’esperienza professionale dichiarata. Per loro questi valgono fino a quando l’autorità giudiziaria non accerta il contrario.

Quindi si è rivolto al giudice del lavoro? Com’è andata? 

Dopo aver richiesto l’annullamento della graduatoria per la mancata assegnazione dei due punti e per il mancato licenziamento del vincitore, nel 2012 ho presentato ricorso al giudice civile che nel 2018 (l’incarico biennale era già scaduto, ndr) ha condannato il Gal a un risarcimento danni a mio favore di circa 25mila euro oltre spese legali e interessi. La sentenza recita testualmente che “il ricorrente vanta(va) il diritto alla nomina quale vincitore della selezione al posto del controinteressato”.

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È finita così?

Il Gal e il primo in graduatoria hanno fatto ricorso contro la sentenza. Il 30 settembre 2020 la Corte d’appello ha di fatto confermato la decisione di primo grado. Allo stesso tempo ha accolto la mia richiesta di incrementare il risarcimento danni che passa da 25mila a 41mila euro più circa 15 mila di spese legali. Per la fondazione una spesa da 55.315,11 euro. Ma ci sono due aspetti che mi lasciano l’amaro in bocca: la persona è ancora al suo posto, il suo contratto è stato prorogato poi è stata assunta a tempo indeterminato. Non solo: due giorni prima della sentenza di settembre mi è arrivata una proposta di transazione da parte del Gal con la quale mi veniva offerto un determinato importo per chiudere la vicenda in via stragiudiziale. Ho rifiutato. Poi a dicembre lo stesso Gal per il tramite del suo legale mi ha chiesto la rateizzazione degli importi a mio credito rinunciando a ricorrere in Cassazione. Proposta che in un primo momento ho accettato ma poi ho rifiutato perché volevano inserire nella transazione la mia rinuncia a qualsiasi azione conseguente alla sentenza del giudice d’appello.

Alla luce di tutto, ora cosa chiede?

Le rispondo con una domanda che ho fatto nella lettera inviata a tutti i sindaci presenti nell’organo di controllo. Manterreste un dipendente che alla selezione ha dichiarato il possesso di requisiti che non trovano riscontro?

Andrea Deidda
andrea.deidda@sardiniapost.it

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