Elisoccorso, servizio assegnato per 8 anni a Airgreen. Si parte il 1° luglio

Anche la Sardegna avrà l’elisoccorso. Il servizio – presente in quasi tutte le altre regioni d’Italia – sarà operativo a partire dall’1 luglio prossimo e sarà gestito da un delle principali società elicotteristiche del paese, la Airgreen, già impiegata in attività di Hems in Piemonte e Valle d’Aosta. Airgreen si è aggiudicata la gara offrendo il 12,4% in meno rispetto alla base d’asta di 73,1 milioni, quindi 58,5 milioni al netto di Iva, ovvero 7,3 milioni all’anno per otto anni. Il servizio sarà effettuato da tre elicotteri su tre basi individuate nei tre aeroporti sardi: Cagliari Elmas (AirbusH12), Alghero Fertilia (Airbus H12), Olbia Costa Smeralda (Leonardo H24). L’equipaggio sarà costituito da cinque persone: due piloti, un medico, un infermiere e l’addetto al verricello che sarà un tecnico del Soccorso alpino.

“Con il ribasso d’asta avremo il più basso prezzo di volo in Italia”, spiega il direttore generale dell’Azienda per la Tutela della Salute (Ats), Fulvio Moirano. Al direttore generale di Areus, l’Azienda di emergenza urgenza, Giorgio Lenzotti, spetterà il compito di avviare il servizio, che “cambierà il modo di fare soccorso in Sardegna”. “Questo è il terzo tassello della riforma sanitaria dopo la Asl Unica e la rete
ospedaliera”, sottolinea l’assessore alla Sanità Luigi Arru. “Finalmente – dice il governatore Francesco Pigliaru – entreremo in un sistema di sanità ragionevole, dove chiunque potrà essere portato all’eccellenza con pari diritti”.

Il servizio regionale di elisoccorso gestito da Airgreen consentirà di superare tutte le criticità derivanti dalla difficile viabilità che caratterizza la Sardegna. “Si potrà lavorare con maggiore sicurezza ed efficacia rispetto ai bisogni della popolazione”, spiega Lenzotti. Grazie all’elisoccorso sarà possibile percorrere 300 chilometri, il percorso tra Cagliari e Sassari, in meno di un’ora, e raggiungere con celerità le isole minori: La Maddalena, per esempio, in soli 10 minuti da Olbia.

Per partire il sistema avrà bisogno di far tornare 40 medici e 40 infermieri. “Abbiamo fatto un bando con manifestazione di interesse per i nostri operatori infermieristici e i medici di area critica – dice il dg – la risposta è stata molto importante: abbiamo ricevuto 185 domande, di cui oltre 70 da medici, 90% anestesisti e rianimatori, e circa 100 da parte di infermieri”. La selezione, spiega Lenzotti, “si baserà anche sulle capacità fisiche tali da poter svolgere questo tipo di lavoro, che per condizioni, mezzi e territori impervi, è diverso”. Insomma, si richiede “una certa fisicità e una preparazione particolare”. La selezione terminerà entro il 15 marzo, poi comincerà la formazione, così da poter partire l’1 luglio come annunciato.

 

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